Intervista con i creatori di Blackout Rugby Manager: Jeremy e Matt

Cari amici di Blackout Rugby Manager! Questa settimana Game Fox ha intervistato per voi gli sviluppatori del gioco, Jeremy and Matt. Com,e noterete, buona parte delle domande che abbiamo rivolto loro sono quelle scelte dagli utenti forum di BR.

Questo gioco manageriale è praticamente uscito dal nulla e ha immediatamente impressionato per qualità grafiche e realismo della partita, Quando e come è nato il concetto base del gioco?

Jeremy: Lascio questa risposta a Matt: è stato lui ad avere l’idea originale.

Matt: 9-10 anni fa circa ho scoperto un gioco chiamato Hattrick. Non sono un apassionato di calcio ma mi piaceva il concetto e ne sono rimasto subito affascinato. Ho provato diversi altri giochi ma nessuno era come Hattrick, finché non è arrivato Battrick: stile simile ma su uno sport che amavo molto di più. E così ho avuto l’ispirazione per il Rugby. Ne ho parlato a Jeremy un paio di volte finché non ha accettato (per sfinimento?, NdR) e dopo molti anni siamo ancora qui.

Avete pianificato una versione Cricket, ma devo dirvi che l’Europa attende molto più ansiosamente qualcosa sul calcio. Quasi tutti i manageriali del pallone (salvo forse Sokker) non hanno un buon sistema di simulazione della partita e potrebbero davvero prendere esempio dal mpotore di Blackout. Non avete mai pensato di realizzare un BR di altri sport?

See also  Intervista a HHK, alias JJL manager della Polisportiva Besanese. L'unico team che ha partecipato a tutte le edizioni della serie Oro!

Jeremy: In realtà sì, abbiamo anche già i diritti sui domini per altri sport, ma non so ancora quali faremo prima. Quel che posso dire è che pensiamo a una rete di giochi sportivi che esuli dai soli rugby e cricket, e che vorremmo anche realizzare interfacce per telefoni iPhone e Android.

Matt: Ci sono molti sport che la gente ci ha chiesto di creare. Se potessimo, li faremmo tutti per domani. 🙂

State reinvestendo parte dei proventi del gioco e avete fissato un obiettivo minimo di utenti?

Jeremy: Siamo ancora lontani dal fare un profitto e dunque non c’è ancora denaro da reinvestire. Per ora possiamo giusto permetterci di farmi lavorare (solo Jeremy, NdR) a tempo pieno per il gioco. Ma l’obiettivo per il futuro è di crescere e reinvestire tutto in sviluppo, ricerca e tecnici, oltre che in marketing e pubblicità, per prima cosa.
Quanto agli utenti, saremmo felici di raggiungerne 20.000, ma non abbiamo fissato un massimo. Speriamo di crescere il più possibile con le piattaforme telefoniche e le traduzioni.

Avete pensato a partnership di qualche genere con le federazioni di rugby?

Jeremy: Intendi rugby boards come l’IRB e lo NZRB? Non ci ho pensato, devo dire, anche perché non vedo grossi mutui benefici dalla cosa.

See also  Blackout Rugby Terzo Tempo. Intervista a Brando e Tommi

Qual è il punto di forza e il punto debole del gioco secondo te?

Jeremy: Il punto di forza sicuramente la comunità. È la partecipazione e tutto ciò che ci sta attorno a fidelizzare davvero la gente. Ecco perché oltre ai forum abbiamo costruito il sistema dei giornalisti e le competizioni esterne. In più è proprio la comunità a svolgere il miglior marketing per noi, a farci pubblicità anche all’esterno di BR, con molti siti dedicati e forum che parlano del gioco.
Il punto debole è l’interfaccia e i tutorial per i nuovi iscritti. La nostra buonce rate (gente che si iscrive ma smette subito, NdR) è elevata e il feedback ci dice che il motivo è che i nuovi utenti sono intimiditi da un sistema difficile da capire. Vogliamo rimediare a tutto ciò, ma non prima di aver terminato la piattaforma di traduzione.

Qual è il primo miglioramento di cui necessita il gioco?

Jeremy: Matt parlerà del lato grafico. Io come sviluppatore e server admin dico la scalability. Come avrai notato il sito è molto lento in alcune parti come allenamento e match report. Sto lavorando a una nuova piattaforma che senza costarci troppo possa gestire carichi maggiori.

See also  Oscar di Hattrick: le interviste ai vincitori. Inmigrante (VII)

Matt: Mi vengono in mente 3 cose.
1. Sistema per le traduuzioni (in costruzione)
2. Un tutorial per i nuovi utenti che spieghi loro come muoversi e cosa fare all’inizio.
3. Un’interfaccia meno “minacciosa”; cosa che con i 2 punti di cui sopra sono certo possa far crescere tantissimo i gioco.

Avere la traduzione in italiano per noi sarebbe fondamentale. Quando verrà realizzata esattamente?

Jeremy: Abbiamo pianificato tutto. Il nostro nuovo praticante sviluppatore ha cominciato a lavorare da 2 settimane e ha già realizzato alcune parti della nuova piattaforma di localizzazione. Funzionerà stile Wiki, in cui molti utenti potranno contribuire direttamente. Il tutto dovrebbe essere pronto per la fine di febbraio.

Venderete gadget di BR tipo magliette e via dicendo?

Jeremy: Sì. Appena avremo finito il primo dei nuovi giochi apriremo un “Blackout Store” dove acquistare merchandising e il pacchetto Premium di supportaggio.

Introdurrete una competizione per club internazionale, stile Champions’ League?

Jeremy: Per ora no, ma è nei nostri pensieri fin dall’inizio. Dunque prima o poi lo faremo, ma non prima di aver realizzato nuovi giochi.