Zibì Boniek spara a zero: “Oggi alla Juventus c’è qualcuno ancora guidato dai vecchi poteri”

Intervista di fuoco quella che andrà in onda stasera alle ore 21 su Mediaset Premium, nell’ambito della trasmissione La Tribù del Calcio, curata da Paolo Ziliani.

In merito al ben noto caso della stella assegnatagli e poi ritirata dalla società, l’ex-campione bianconero ha dichiarato:

Sono io che ho subìto un danno. Se il 7 ottobre fossi andato alla cerimonia di consegna delle stelle, cui non potei partecipare, oggi cos’avrebbero fatto? Mi avrebbero chiesto di restituirla? Sono loro che me l’hanno assegnata, conservo ancora la lettera del presidente del club che m’informa della cosa”. “Io – continua Boniek – oggi sono un commentatore e un uomo libero. Se vedo un dirigente della Juve che prima della partita fa cento chiamate ad un arbitro e dico che sono perplesso, che c’entra questo con la storia della Juventus e l’assegnazione delle stelle? Anche Michel Platini, in questi giorni, ha dichiarato che se questa è la Juventus, allora gli serviranno molti mandati prima di poterle consegnare la Champions League. E quindi? Ha offeso qualcuno?”

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E ancora: “Eppure – ricorda Boniek – sono uno dei pochissimi giocatori a poter dire di avere ricevuto il soprannome da Gianni Agnelli (che lo definì “Bello di Notte” per la regolarità con cui andava in gol nelle partite in notturna, n.d.r.): sono in pochissimi a potersene vantare. Insomma, io credo che l’Avvocato abbia dato un soprannome a chi la storia della Juventus l’ha fatta davvero. Oggi c’è chi mi toglie la stella, ma su 5 gol fatti nelle finali, 3 li ho segnati io. E poi voglio dirlo: sono stato l’unico giocatore che dopo l’Heysel ha devoluto per intero il premio-vittoria alle famiglie delle vittime. Questa è la mia storia con la Juventus”. Boniek non fa nomi, ma un’idea precisa sull’accaduto se l’è fatta: “Forse c’è qualcosa che mi sfugge – dice – o forse no: probabilmente oggi alla Juve c’è qualcuno che è ancora guidato dai vecchi poteri”.

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Andrea Agnelli avrà sentito fischiare le orecchie.

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