Scottish Premier League: Celtic-Rangers 1-3, l’Old Firm si tinge di blu. Il punto sulla nona giornata.

Primo Old Firm della stagione al Celtic Park. La gara inizia con i Rangers maggiormente aggressivi e più decisi nell’impostare il gioco, mentre il Celtic è più attendista cercando di capire come colpire gli avversari in contropiede. Lo scorrere dei minuti non regala emozioni e nessuna azione particolarmente pericolosa vedendo i portieri spettatori non paganti in questa prima fase di studio. Lennon, allenatore Celtic, è costretto ad effettuare un cambio forzato al 14′ facendo entrare Juarez al posto di Maloney colpito duro da un avversario al volto. Negli ultimi minuti del primo tempo il match s’ incendia con i Bhoys che si spingono nella metà campo avversaria e collezionano numerosi corner e calci piazzati. Proprio su un corner al 45′ nasce il vantaggio biancoverde. Ki batte il corner dalla sinistra del fronte d’attacco degli Hoops la palla viene prolungata da un difensore dei Gers sul secondo palo dove trova Gary Hooper, a pochi metri dalla linea di porta, che stoppa di petto e di collo pieno batte McGregor per il vantaggio dei Bhoys. L’esplosione del Paradise è notevole nell’accogliere il vantaggio della squadra di casa. Non c’è nemmeno il tempo di mettere la palla a centrocampo che l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi. Un primo tempo che si è acceso soltanto nei minuti finali. Il secondo tempo inizia con i Rangers che si spingono in avanti. E al 49′ gli ospiti trovano il pareggio: cross di Davis dalla sinistra la palla arriva a Lafferty che colpisce in modo fortuito di ginocchio permettendo alla sfera di sbattere contro Loovens e finire in fondo alla rete. Sfortunato autogol per il difensore olandese. Dopo il pareggio i Bhoys sembrano accusare il colpo. Ed infatti passano pochi minuti e il Rangers raddoppia. E’ il 55′ quando Forster sbaglia il rinvio con la sfera che rimpalla su Naismith, lob di Edu che trova pronto Miller a colpire al volo di piatto e a battere l’ estremo difensore Celtic. 2 a 1 per gli Huns. I Celtic ora subiscono ancora e non riescono a trovare il modo di spingersi in avanti per cercare almeno il pareggio. Ma è ancora Rangers al 65′ quando Majstorovic, secondo l’arbitro, atterra in area Broadfoot. Ma sembra chiaro a tutti, sin dal primo momento e poi confermato dai numerosi replay, che il difensore svedese degli Hoops non sfiora neanche l’avversario che si lascia incredibilmente cadere al suolo.Della serie “tutto il mondo è paese”. Dal dischetto si presenta Miller che segna la sua doppietta personale. Un duro colpo per la squadra di Lennon che non riesce a rialzarsi e attende soltanto il fischio finale del match. Al Celtic Park, non c’è stata partita: i Rangers hanno espugnato lo stadio dei rivali di sempre con un 3-1. Dopo il vantaggio iniziale dei padroni di casa con Hooper al fine del primo tempo, si scatenano Loovens e Kenny Miller; il primo realizza il gol del meritato pareggio, il secondo che è un ex della partita e odiato dai tifosi biancoverdi, ha segnato il gol del 2-1 e addirittura dopo un rigore procuratosi, ha bissato il suo primo gol e ha chiuso la sfida sul 3-1. Adesso dopo otto vittorie consecutive per entrambe le formazioni, i Rangers continuano a punteggio pieno, mentre i Celtic sono costretti a inseguire con 3 punti in meno, ma nonostante il campionato sia lungo, per vedere dei cambiamenti bisognerà aspettare il prossimo Old Firm.

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Altri incontri

Oggi si è giocata la nona giornata in Scozia, vediamo insieme i risultati: Della zona alta di classiifica, vincono Motherwell e Inverness; i primi battono in casa per 2-1 il Dundee United, l’Inverness invece espugna il campo del Kilmarnock con un 2-1 sontuoso. Vittoria anche per l’Aberdeen che in casa regala 4 gol ai propri tifosi e sconfigge l’Hibernian per 4-2; gli Hearts domano facilmente un St. Mirren a dir poco nullo e il St. Johnstone sorprende tutti e va a prendersi i 3 punti in casa dell’Hamilton e sale notevolmente in classifica.

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Ecco i risultati con i rispettivi marcatori:

Aberdeen-Hibernian 4-2
(18′ Maguire (A), 32′ Vernon (A), 50′ Vernon (A), 61′ Hartley (A), 63′ Nish (H), Bamba (H))

Hamilton-St. Johnstone 1-2
(19′ Parkin (S), 68′ Mensing (H), 86′ Grainger (S))
Hearts-St. Mirren 3-0
(2′, 24′, 90′ Skacel)
Kilmarnock-Inverness 1-2
(42′ Rooney (I), 66′ Hayes (I), 74′ Miguel (K))
Motherwell-Dundee United 2-1
(1′ Severin (M), 50′ Goodwillie (D), 75′ Dillon (M))
Celtic-Rangers 1-3
(45′ Hooper (C), 48′ Loovens (R), 55′, 67′ rig. Miller (R))

Classifica

Rangers 27

Celtic 24

Motherwell 16

Hearts 14

Inverness 14

St.Johnstone 11

Dundee 11

Aberdeen 10

Hibernian 8

Kilmarnock 7

Hamilton 6

St.Mirren 5

Scottish Premier League

Abbreviata in SPL, è il massimo campionato calcistico di Scozia, equivalente per rango domestico alla FA Premier League in Inghilterra, alla Serie A in Italia e alla prima divisione in altre nazioni. L’attuale sponsor è la Banca di Scozia, per cui l’attuale torneo prende il nome di Bank of Scotland Scottish Premier League.

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Attualmente viene disputato da 12 squadre con il metodo del girone all’italiana, con la variante che ogni squadra incontra le altre tre volte invece di due, per un totale di 33 giornate di campionato. Si assegnano tre punti alla squadra che vince una partita, un punto a ciascuna squadra in caso di pareggio e zero alla squadra sconfitta. Al termine delle 33 giornate si verifica il cosiddetto “split”, ovvero la divisione in due del campionato. Le prime sei si affronteranno tra di loro per una volta, lo stesso avverà per le ultime sei. La prima in classifica si aggiudicherà il torneo, l’ultima retrocederà in seconda divisione.

In precedenza, la Scottish Football League aveva due divisioni (Division One and Two) con club che venivano promossi e retrocedevano alla fine di ogni stagione. Comunque, a metà degli anni ’70, questa organizzazione cominciò ad essere stagnante, e fu deciso di divedere la struttura in tre divisioni (Premier division, First e Second division). Questa formula continuò fino alla metà degli anni ’90, quando fu deciso di aggiungere una quarta struttura, la Third division.

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