Golf, U.S. Open: McDowell balza al comando, spettacolare rimonta di Mickelson

A due settimane dal trionfo nell’Open del Galles il nordirlandese Graeme McDowell sta confermando sui green di Pebble Beach di stare attraversando un momento di grazia: con un regolare giro in 68 colpi (-3) il trentenne di Portrush è balzato in vetta allo U.S. Open di golf, secondo major della stagione professionistica in corso di svolgimento in California; McDowell, già vincitore di 5 tornei sull’European Tour, ha dimostrato una notevole solidità di gioco, che unita ad una grande regolarità gli han permesso di avvantaggiarsi di due colpi sul resto del field a metà gara.

Il britannico non potrà comunque dormire sonni tranquilli: vista la classifica estremamente corta, sono almeno una trentina i giocatori che possono nutrire speranze di vittoria.

Tra loro vi è sicuramente Phil Mickelson, il mancino americano già 5 volte secondo negli Open, che con un incredibile giro in 66 colpi, 5 sotto al par del campo, ha rilanciato in maniera spettacolare le sue ambizioni; il popolare “lefty” è partito alla grande con 5 birdie nelle prime 8 buche, a cui ha fatto seguire un solo bogey ed un birdie nelle successive 10. Per il vincitore del Masters di Augusta gli obiettivi sono 3: vittoria nell’Open, conquista della prima posizione del ranking mondiale e grande slam.

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In compagnia di Mickelson al secondo posto vi sono altri 3 giocatori: il sudafricano Ernie Els, già vincitore di due U.S. Open e di due tornei nel 2010, il teen-ager giapponese Ryo Ishikawa, vero e proprio fenomeno mediatico e giocatore dotato di un mostruoso talento, e l’americano Dustin Johnson, che conferma il suo feeling con il percorso di Pebble Beach, su cui ha vinto le ultime due edizioni della At&T Pro-Am.

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In una classifica quanto mai “internazionale”, spiccano il 6° posto dell’inglese Casey, dello zimbabwiano De Jonge, del tedesco Cejka e del padrone di casa Kelly.

Tiger Woods ha mostrato notevoli segni di miglioramento, anche se appare ancora un pò arruginito sul putt: il numero uno del mondo è comunque ancora in corsa per la vittoria finale, staccato di 7 colpi dal leader per un +4 totale, stesso punteggio dell’unico giocatore che negli ultimi 10 anni è riuscito a scalfire il suo dominio nel ranking mondiale, ovvero il redivivo Fijiano Vijay Singh.

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Mentre il 60enne Tom Watson continua a far parlare di sè grazie al superamento del taglio (è 59° a +7) sul campo il cui si laureò campione nell’indimenticabile edizione del 1982, si dimezza la pattuglia italiana: Francesco Molinari non è infatti riuscito a compiere la disperata impresa di recuperare al brutto +8 di giovedì, avendo chiuso le sue 36 buche a +12, mentre il fratello Edoardo con un eccellente giro in +1 occupa il 37° posto sul leaderboard, con la speranza fondata di un recupero nelle ultime 36 buche.

Tra i “tagliati” eccellenti gli australiani Ogilvy e Scott, il nordirlandese McIlroy, mentre anche la favola dello statutitense Eric Compton, che ha subito nella sua vita due trapianti di cuore, si è conclusa anzitempo.

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