Calciopoli: l’udienza del 19 aprile. Pairetto attacca Auricchio

Oggi era prevista l’ennesima data del processo sportivo che vede alla sbarra molti protagonisti dell’elite pallonara dei primi anni di questo secolo.

Istruttoria molto breve che si è chiusa, come ovvio che sia, con il rinvio al 3 maggio dove inizierà la requisitoria dei PM. Se la giudice Casoria non verrà ricusata il 20 maggio, il processo potrebbe chiudersi per Luglio.

La giornata si è aperta con la notizia che la FIGC ha fissato per il 19 maggio prossimo una seduta per discutere della radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini

Alla fine dell’udienza l’ex designatore Pairetto ha lasciato una dichiarazione spontanea molto interessante nella quale attacca duramente il colonnello Auricchio e , in seguito, Nucini.

 

Qui di seguito potete leggere la trascrizione delle fasi più importanti di oggi:

La presidente Casoria dichiara chiusa l’istruttoria dibattimentale.

L’avvocato Prioreschi (difesa di Moggi) deposita un estratto dell’almanacco Panini che riguarda gli arbitri che hanno arbitrato la Juventus in riferimento agli anni in questione e sulle dichiarazioni di Facchetti e Nucini sugli arbitri “giovani”.

L’avv. Catalanotti (dif. del Brescia Calcio) deposita una memoria nella quale sono elencate le operazioni di salvataggio della Fiorentina chiedendo che si valuti l’opportunità di chiamare dei testi che erano nella lista del pm e che poi sono stati eliminati, come ad es. Preziosi.

Anche la difesa della Juventus deposita una memoria e si associa alle richieste della difesa della Fiorentina

L’avv. di Pairetto, fa presente che i brogliacci indicavano le telefonate senza indicare l’interlocutore di Pairetto e che ci sono situazioni in cui si legge di telefonate in cui non c’è scritto nulla, altre in cui si legge che le telefonate sono state ascoltate ma non rgistrate per un errore del server e quindi sono state solo brogliacciate. Loro sono riusciti a rintracciarle e quindi erano registrate: e era una telefonata di Pairetto con il presidente dell’Empoli Corsi che chiede quali arbitri gli avrebbe mandato e Pairetto risponde che ci saranno i sorteggi. Quindi anche solo con un’indagine artigianale si è potuto superare qualche vuoto dell’indagine; chiede dunque l’acquisizione di questa telefonata e degli altri brogliacci. Infine con riferimento ad un altro paio di telefonate con Collina e con Rizzoli.

Il PM Narducci chiede l’acquisizione di copia dell’intervista resa da Pieroni a ‘La Repubblica’ nel febbraio 2005, copia sentenza tribunale di Roma del gennaio 2009, con copia del dispositivo della Corte di Appello di Roma nei confronti di Moggi nel processo Gea, la produzione dei resoconti tratti da siti internet o quotidiani sulle partite di quegli anni; ancora, in riferimento ad un cd rom già agli atti, contenente tutti i tabulati relative alle schede svizzere e slovene, una ricapitolazione del traffico di ogni scheda straniera in relazione agli incontri di calcio avvenuti in quel periodo, altra ricapitolazione di traffico schede straniere con un numero di rete fissa; produce una documento in cui si elencano i dati anagrafici delle persone che risultavano all’epoca intestatarie di utenze telefoniche mobili o fisse italiane che hanno avuto contatti con utenze straniere, infine la rassegna delle note Ansa relative al 3 dicembre 2004 giornata di sorteggio per incontri del campionato di due giorni dopo.

Casoria: Pm , sulla richiesta di Catalanotti?

PM: Ci rimettiamo alla vostra valutazione

La presidente Casoria sospende l’udienza per far valutare agli avvocati i documenti per i quali sono state richieste le acquisizioni. Intanto dà atto che l’ing. Porto ha depositato la perizia definitiva.

Sospensione di mezz’ora.

Si torna in aula.

Avv. Prioreschi: Sul’intervista di Pieroni, deciderà il tribunale; la sentenza Gea non è passata in giudicato quindi acquisibili ma non valutabili. I resoconti Internet sulle gare francamente se mettiamo ingresso in un processo penale i commenti sulle partite, potrei chiedervi di acquisire le proposte di matrimonio che ho ricevuto su internet per questo processo; sulla rassegna stampa, ci sono commenti di Gazzetta e Repubblica quindi di una certa stampa, non c’è Tuttosport ad esempio: dopo due anni di processo, mi sembra che lascino il tempo che trovano. Il tema centrale sono le ultime elaborazioni che presumo siano state fatte dai carabinieri sulle utenze svizzere e c’è opposizione. Già in sede di produzione documentale del cd da parte del pm dicemmo che ci saremmo fatti spiegare da Di Laroni. Oggi apprendo, a 5 anni di distanza, dopo 4 informative dei carabinieri, che ci sarebbe stata un’ulteriore elaborazione dove alcuni numeri avrebbero chiamato altri numeri italiani. In quell’elenco non c’è traccia di giorno nel quale sarebbero avvenute le chiamate. È come voler fare entrare dalla finestra quello che non è entrato dalla porta. Chiedemmo a Di Laroni quali erano i numeri, non avemmo risposta precisa. Oggi vengono fuori questi numeri senza alcuna altra indicazione… non è possibile! E così anche per i contatti che ci sarebbero stati prima e dopo le partite. Anche qui Di Laroni, interrogato sui quei contatti… oggi alla fine del processo non mi si possono inserire altri contatti, non sappiamo nemmeno come sono venuti fuori dal cilindro, quindi mi pare che questa richiesta non pssa essere accettata. Per il 507 su Preziosi, tutti hanno prestato consenso alla rinuncia di Preziosi quindi mi oppongo anche perché non saprei che cosa deve venire a dire.

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Avv. Gallinelli (dif. di De Santis): Mi associo all’opposizione e aggiungo solo che la produzione di questa analisi tecnica sarebbe potuta entrare nel dibattimento solo a seguito dell’interrogatorio di Di Laroni che ha anche affermato che non si avvalse di apparecchiature tecniche ma tutto manualmente. Per i tabellini condivido le osservazioni ed in particolare noto che vengono riportate solo in maniera incompleta.

Difesa Della Valle: Il collega chiede di sentire Preziosi su una partita del torneo di Viareggio, quindi estraneo al processo.

Difesa Foti: Mi oppongo alla acquisizione della rassegna stampa in particolare perché riguardano partite della Reggina non oggetto di contestazioni.

Avv. Messeri (dif. di Bertini): Mi oppongo a tutte le richieste. Quelle del PM sono inammissibili sia perché irrilevanti sia perché derivanti da fonti incerte. Le elaborazioni poi delle telefonate non sono documenti, tra l’altro provenienti da fonte incerta. Il collegio ha il cd e quindi può tranquillamente valutare senza aver bisogno di spiegazioni da parte del PM.

Difesa Pairetto: Mi associo a tutto quanto detto finora. Sui tabulati: vi è una evidente parzialità del criterio con il quale sono state elaborati

Si associa anche l’avv. Vitiello per la Juventus, il quale rileva la inammissibilità anche delle sentenze Gea. Gli altri documenti sono anonimi, senza firma e senza indicazione della fonte dalla quale provengono.Queste le sue parole: «Sono inammissibili le sentenze Gea con rito abbreviato, quei processi erano fatti noti e andavano chiesti prima. Consideriamo anonimi e dunque inutilizzabili tutti i documenti riportati perchè nessuno di loro è sottoscritto, non si fa riferimento alle fonti di prova dai quali sono tratti e quanto agli articoli di stampa è ancora peggio: sono riportati riguardo ai commenti sulle partite di calcio addirittura le citazioni, ad esempio, dei siti dei tifosi della Lazio a commento di una partita della loro squadra contro la Juve. E su un Inter-Juventus le dichiarazioni a mezzo stampa di un direttore tecnico dell’Inter. E che prova è, la voce pubblica diventa mezzo di prova? E su Lecce-Juve riecco dichiarazioni di Zeman, ma Zeman è stato testimone dell’accusa e non gli sono state fatte domande su questo punto. E a proposito degli articoli di stampa penso che i tifosi della Juventus si potrebbero ben lamentare dell’assenza di Tuttosport da questa rassegna stampa, magari per un banale concetto di par condicio lo potevano inserire. Insomma – conclude Vitiello – Qui non c’è nessuna prova diretta, nessuna prova nuova, gli articoli 468 e 507 dicono che questa produzione è inammissibile».

Un lungo intervento di Vitiello che ribadisce tutta la impossibilità della introduzione nel processo di tutte le richieste del pm nonché della chiamata ex art 507 di Preziosi.

Avv. Trofino (legale di Moggi): Chiedo al tribunale di depositare alcuni documenti, anche alla prossima udienza: Nucini disse di avere avuto una scheda al Concorde e Moggi disse che era illogico il comportamento in quanto c’era casa sua a 50 metri. La difesa avrebbe interesse ad acquisire uno stradario di Torino per verificare che effettivamente è così. La seconda circostanza è che in quel periodo storico l’hotel Concorde era effettivamente la sede del ritiro della Juve, chiedo di essere autorizzato a depositare una piantina del Concorde per stabilire gli ambienti dell’hotel che ha una hall al primo piano nella quale si può arrivare solo attraverso un ingresso specifico e non dal garage.

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Sulle richieste di acquisizioni documentali dell’accusa si associano alle altre difese anche i legali:

Avv. Carandente: Opposizione.

Avv. Cirillo: Opposizione.

Avv. Mungiello: Opposizione.

Sospensione di un’oretta per deliberare l’acquisizione o meno dei documenti richiesti.

Ore 14.00 – Il tribunale acquisisce la richiesta dell’avvocato Bonatti, difesa Pairetto, rigetta quella dell’avvocato Catalanotti e dell’avvocato Trofino. Il tribunale, in relazione alle richieste del PM ha deciso: acquisisce la sentenza e la nota Ansa, rigetta l’articolo di stampa con l’intervista a Pieroni, rigetta altri resoconti di stampa, rigetta i file con l’ulteriore analisi del traffico utenze straniere e degli intestatari.

In coda all’udienza dichiarazione spontanea di Pairetto.

Dichiarazione spontanea di Pairetto:

 

“Sono stato arbitro per 20 anni con grandi risultati internazionali e poi nominato prima designatore di serie C, poi di A e B, non ci sono arrivato casualmente. Ho sperimentato il doppio arbitro in Coppa Italia per poterlo portare poi in tutte le direzioni, in contrasto con le accuse che oggi mi vengono rivolte. Altra situazione è stata quella dell’interscambio degli arbitri internazionali tra le varie Federazioni europee, per le partite più importanti. Erano due progetti contrari al sistema del sorteggio al quale sono sempre stato contrario, perché non fa crescere gli arbitri ma, purtroppo, ci è stato imposto dalla Federazione e dalla Lega Calcio, mentre l’Aia era contraria.

Per quanto riguarda alcune situazioni vorrei dire: è vero che mia moglie ha acquistato due auto dal signor Pastore della Fiat, una nel 1994 ed una nel 2005, possibilità legata al fatto che eravamo vicini di posto con Pastore. Tenga presente che io non posseggo una vettura italiana dal 1975, come i miei due figli adulti, mai avuto interesse ad acquistare auto con sconti. Nell’ambito del calcio c’è grande facilità ad ottenere sconti in tutti gli ambiti. Per il fatto di avere avuto grandi incarichi, ho sempre avuto grandi sconti o regali ed è una normalità.

Per quanto riguarda i miei rapporti con Moggi e Giraudo, io sono un conoscente e un amico di Moggi dalla fine degli anni 70, da quando era dirigente del Torino. Era amico di mio padre ed il rapporto è durato negli anni. In tutte le occasioni in cui si siamo incontrati è stato per fatti familiari, anche parlando di calcio come ho sempre fatto con altri dirigenti. Addirittura di Giraudo ero amico dai tempi dell’università e di lì è nata l’amicizia, anche quando Lui era lontano dal calcio ed era A.D. del Sestriere.

Devo dire che in tutti i casi non mi sono mai sentito in dovere di corrispondere nulla di personale a Moggi e Giraudo; i nostri rapporti sono stati a volte anche molto combattuti. Siccome però sono stato accusato di avere avuto un rapporto privilegiato con i due, devo negarlo, perché io ho avuto rapporti conviviali con dirigenti del Parma, del Verona, con Meani, con Facchetti con il quale sono stato più volte a pranzo e cena, Governato, Corsi, Zaccarelli, Romero, Dal Cin, Sensi. Come ho già detto io ho avuto rapporti telefonici con tutti , con Ferlaino, la Samp, il Genoa, il Brescia, il Verona, il Parma, Le potrei fare l’elenco di tutti. Oltre a loro ho avuto anche una cena conviviale con Lanese che era presidente dell’Aia in una occasione in cui venne a Torino per parlare con Giraudo e Moggi di una campagna in cui Lui faceva il giro dei dirigenti federali per il progetto dell’Aia di avere la possibilità di ottenere una percentuale nell’elezione del presidente federale. La cena andò bene perché si dimostrarono disponibili e in una successiva telefonata Lui mi disse “Ci facciamo un check”, che era solo una verifica che avremmo fatto in futuro, dopo altre sue visite in altri ambienti, ed è stato interpretato chissà in che modo da chi ha fatto le indagini.

Anche per i biglietti e le tessere omaggio ottenute dalla Juve. Era normalissimo ottenere dalle squadre dei posti in tribuna. L’Inter mandava a a me e Bergamo due o tre tessere, così il Milan, la Roma, la Lazio dava dei biglietti omaggio ogni settimana, così il Palermo, l’Udinese, era una assoluta normalità. Tra l’altro da molte squadre ricevevamo anche materiale, tipo tute, gagliardetti, borse. Nel merito dei sorteggi, credo che ormai sia chiarito tutto, ma siccome ho sentito qualcosa su una dichiarazione di Martino Manfredi, secondo il quale una volta gli avevamo dato le palline… partiamo dal presupposto che era sempre lui che preparava le palline, piegava i biglietti, li metteva nelle palline, effettivamente in un paio di occasione, non c’era più la Fazi, quindi lui era da solo, e quindi era un po’ in difficoltà, e noi l’avevano aiutato a comporre le palline, a mettere i biglietti nelle palline. Ma questo è successo ad inizio campionato e poi mai più. Tutto è sempre stato nelle mani di Manfredi Martino. Quando facevamo l’estrazione delle palline, davanti al notaio, c’era una cesta nella quale venivano posate tutte le palline, a 40 cm dalla sua vista.

Vorrei passare alle sospensioni che avremmo dato agli arbitri che arbitravano contro la Juve: è stata una delle più grandi bufale detta da Auricchio sotto giuramento e vorrei portarvi alcuni dati. Il primo falso è stato di dire che Paparesta era stato sospeso dopo Reggina-Juventus, partita che addirittura anche secondo la Gazzetta era stata condizionata da espisodi sfavorevoli alla Juve. Paparesta ha diretto questa gara il 6 novembre. Il 10 novembre c’era un turno infrasettimanale, lui lo salta, poi la domenica dopo arbitra Torino-Venezia, la più importante della B, e poi due settimane dopo arbitra Messina-Fiorentina, in prima griglia, nella quale c’era anche Juventus-Inter. Tenga presente che qui è venuto Bergonzi che arbitrò, nel 2007, una gara in cui concesse un non rigore agli avversari della Juve ed è stato tre anni senza dirigere la Juve, mentre noi Paparesta dopo tre settimane lo abbiamo messo in griglia con la Juve. Paparesta ha arbitato due volte a novembre, due volte a dicembre, quattro volte a gennaio. Questa è la sospensione di Paparesta! Racalbuto che arbitra Roma-juve, vittima dei suoi assistenti, nonostante tutto, fu fuori dalla A per nove settimane, nemmeno per motivi tecnici, ma per tutte le pressioni esterne che ci furono in quella occasione.

Dattilo in Udinese-Brescia in cui fece un errore clamoroso in favore del Brescia che segnò una rete irregolare e a fronte di questa gara che qualcuno considera un sistema per far ammonire giocatori dell’Udinese che avrebbe giocato contro la Juve rimase fuori per tre mesi, anche perché oltre al gol irregolare, se avesse fatto bene avrebbe dovuto cacciare più giocatori dell’Udinese

E poi De Santis, che si è sdoganato e doganato più volte che in quell’anno diresse in tre casi in modo negativo per la Juve con il Palermo, a Parma partite in cui non diede rigori alla Juve e poi con l’Inter dove non espulse un giocatore dell’Inter. In più sempre Inter Juve non vide Ibra-Cordoba e sarebbe bastata anche una sua parola, successiva, per far si che Ibra non avesse altre 2 giornate di squalifica. Con De Santis la Juve in 6 gare ha totalizzato 7 punti.

Noi non abbiamo mai sospeso nessuno per partite della Juve tranne Nucini. Non voglio parlare della sua personalità perché ci vorrebbe uno psicologo, ma lo sospendemmo dopo Juve-Bologna dove diede al Bologna un calcio di rigore poco evidente, ma nell’aula quando discutemmo dell’episodio per il suo atteggiamento, per la sua arroganza, fu punito. Lui disse che era stato convinto a fare quella gara dove fece al santuario la identificazione. In quella giornata vi fu una indicazione chiara della Federazione che ci chiese di fare le identificazioni ad ogni costo. Ghirelli si tenne in contatto con noi per far rispettare queste indicazioni. Nucini dice che mi avrebbe detto che c’era su un giornale scritto che Zeman avrebbe detto che ci sarebbero state due espulsioni. A parte che me lo disse il giorno dopo e che io non ho poteri per aprire una indagine ma se stavamo dietro ad ogni cosa che dicono i giornlai dovevamo aprire indagini tutte le settimane…

Termino sulle schede telefoniche. Io non ho mai ricevuto alcuna scheda, ma ho usufruito di alcune schede straniere. Ho un numero personale dal 1990 a conoscenza di tutto il mondo; l’avevano tutti gli arbitri e tutti i miei clienti e non è mai stato intercettato. A volte stavo all’estero per molto tempo e quindi le acquistavo per usarle per chiamare a casa, a parte che spesso me le forniva la federazione europea ma mai da Moggi.

L’istruttoria è chiusa.

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Fonte trascrizioni: Ju29ro.com

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