Inter, ennesimo infortunio: out Coutinho

Il 18enne brasiliano si è fermato questa mattina ed ha abbandonato l’allenamento, nonostante l’immediato intervento dello staff medico. Per il giovane trequartista si teme uno stiramento alla coscia destra e dovrebbe saltare le delicate gare contro Chievo e Twente.

Continua a piovere sul bagnato per la squadra di Benitez, davvero sfortunata in questo inizio di stagione, falcidiata da infortuni che rendono la situazione ancor più preoccupante di quanto già non sia. Che non sarebbe stata una stagione facile lo si sapeva già dall’inizio, ma neanche i più pessimisti avrebbero potuto prevedere un simile dramma: squadra quinta in campionato, con evidenti difficoltà nello sviluppo del gioco, rosa dimezzata da continui infortuni, alcuni anche gravi, vedi quelli di Samuel e Thiago Motta, il tutto proprio nel momento in cui il presidente Moratti aveva deciso di non intervenire sul mercato.

In molti si sono interrogati sul perchè di questi problemi fisici, e molte possono essere le risposte: la squadra la scorsa stagione ha giocato tante partite, arrivando in fondo a tutte le competizioni, i giocatori sono stati spremuti fino al midollo sia dal punto di vista fisico che psicologico, ed è questo un motivo per cui oggi i vari Maicon, Sneijder, Milito, non stanno rendendo come dovrebbero, considerando che in mezzo c’è stato il Mondiale in Sudafrica. Un gruppo che vince da ormai 5 anni a livello nazionale, e che l’anno scorso è arrivato sul tetto d’Europa, può anche essere poco motivato, e nel calcio di oggi si sa quanto conta la dimensione psicologica in una squadra. A questo potrebbero essere ricondotte le sconfitte con Roma, Milan e i pareggi con le piccole, partite che l’Inter di Mourinho avrebbe vinto facilmente.

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Motivo non secondario di questi infortuni è la preparazione, giudicata inadeguata e troppo diversa da quella che i giocatori hanno svolto negli ultimi due anni, in cui si è passati dal lavoro con la palla, con Mourinho, a carichi pesanti in palestra, con Benitez. Ha provato a dare spiegazioni anche il preparatore atletico della Romania, Diego Longo, in seguito all’infortunio di Chivu, affermando che proprio la diversità di preparazione può essere il motivo principe di questo crollo fisico: ” Sono stato ospite dell’Inter l’anno scorso e ho parlato con Farias, il preparatore di Mourinho. Con lui i giocatori facevano al 90% allenamento con la palla. Tutto a grandissima intensità, con lavori alternati su spazi larghi per la resistenza e su spazi stretti per la forza. So che invece ora fanno molta più palestra, più pesi, lunghe distanze di corsa “, ha affermato il preparatore, aggiungendo che ” I giocatori stanno sicuramente pagando il cambio di metodi di allenamento: se sei abituato a fare un certo tipo di movimento e inizi a farne un altro, a livello fisico puoi risentirne “.

Quello di Coutinho, giocatore tutt’altro che abituato a sopportare carichi pesanti, vista la sua fragilità fisica data dalla giovane età, è un infortunio che si va ad aggiungere a quelli di Mariga, Obi, Motta, Maicon, Chivu, Milito, infortunatosi addirittura due volte in due mesi, Muntari, Samuel, Julio Cesar, che di certo non hanno aiutato Benitez a raggiungere brillanti risultati.

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Parte della colpa va data anche alla società, che ha brutalmente cacciato Oriali, uomo che aveva un ruolo di mediazione tra squadra e dirigenza e che è stato importante nella gestione Mancini quanto in quella di Mourinho, e che oggi è stato sostituito da Piero Ausilio, il quale cercherà di capire cosa e soprattutto dove Benitez e i suoi collaboratori sbagliano. Ma se oggi ci si fa la domanda se il tecnico spagnolo mangerà o meno il panettone, bisogna anche dire che la buona sorte non è stata di certo dalla sua parte.

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