The Hobbit Slot Machines? No grazie. Gli eredi Tolkien fanno causa

Warner Bros in causa con gli eredi di Tolkien

Gli eredi di J.R.R. Tolkien, autore del Signore degli Anelli e di The Hobbit, dal quale è stata tratta la celebre trilogia cinematografica, mentre il film-prequel sullo Hobbit è in uscita a breve, accusano la Warner Bros di aver violato gli accordi di merchandising. Ci sarà dunque una causa, in cui gli eredi hanno chiesto un risarcimento di 80 milioni di dollari.

I fatti. I diritti delle opere di Tolkien sono stati effettivamente ceduti nel 1969, e tutti ricorderete un primo tentativo malriuscito di realizzare una pellicola sulla saga con una tecnica metà di animazione e metà con attori veri. Poi grazie anche all’evoluzione tecnologica intercorsa, la faraonica operazione a regia Peter Jackson, che tanto consenso ha suscitato anche tra i tanti tolkieniani nel mondo.

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La cessione dei diritti comprendeva un accordo anche per il merchandising ma con dei chiari limiti. E’ per esempio possibile realizzare magliette, penne, poster e altro, ma sempre secondo gli eredi, non giochi elettronici discutibili e soprattutto slot machine a tema.

Noi naturalmente, da appassionati delle opere dell’autore sudafricano ai limiti del fanatismo, siamo assolutamente dalla parte degli eredi e contro questo tentativo becero di sfruttamento commerciale dei personaggi della saga. Tutti sappiamo che le slot machine hanno portato alla rovina moltissime persone. Se proprio non si può debellare del tutto questo fenomeno, perlomeno teniamone fuori personaggi tanto amati da molte generazioni di cultori del fantasy.

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