Milano odia l’atletica: cronaca di una protesta sacrosanta

Milano città chiusa per l’atletica: così titolava il Corriere di ieri (qui un sunto), commentando la situazione tragica e paradossale in cui si trova la regina degli sport nel capoluogo lombardo. Ma il quotidiano non ha fatto altro che riprendere la denuncia di Queenatletica.it, sito punto di riferimento dell’atletica italiana assoluta e master, che in un articolo intitolato Milano odia l’atletica aveva già ben fotografato una situazione stagnante da anni, cui si è aggiunta la beffa dell’Arena.

Sì, perché proprio l’impianto napoleonico in cui il sindaco Letizia Moratti ha previsto di chiudere la sua campagna elettorale, è stato destinato all’uso del calcetto, relegando gli atleti nelle corsie esterne (quelle più vicino al campo da gioco che si usano solitamente sono state molto opportunamente transennate). Per tacere del fatto che chi corre rischia di beccarsi le pallonate dei calciatori. Vedete tutto quanto nella video-testimonianza qui sopra.

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Ma come detto questa è solo la punta di un inceberg che prevede nell’ordine:

Impianto XXV Aprile chiuso e in stato di rifacimento da mesi, e ancora non se ne vede la conclusione (hanno annunciato 15 maggio, ma quando mai?)

Impianto Saini fatiscente e sostanzialmente inagibile alla corsa

Impianto… ops, gli impianti sono finiti. Sì, ok c’è il Giuriati, gestito dall’Università (fortunatamente) che vince il premio di unica pista disponibile a Milano.

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Pista indoor… non pervenuta, dal fomoso crollo del Palazzetto dello Sport, di cui ricorre l’ultra-venticinquennale.

Milano odia l’atletica, o per meglio dire se ne frega altamente, a partire dai suoi vertici politici. Il sottoscritto, che ha praticato atletica per 25 anni (e tuttora la pratica) ha avuto la ventura di andare a intervistare per una testata di politica (Polisblog) l’allora assessore allo sport Giovanni Terzi, che tra le altre cose dichiarava (3 anni fa):

Ho raccolto altri 30 milioni più gli 11 milioni del progetto Citylife per fare il palasport al Vigorelli

Il palasport al Vigorelli, ottimo, bravo. Personaggi come Terzi e il suo successore Rizzi sono coloro che hanno gestito lo sport milanese in questi anni. E che naturalmente sono tutti ricandidati alle prossime elezioni comunali, ricordatevelo.

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Ma ciò che conta è che stavolta gli atleti sono davvero sul piede di guerra, e il fatto che anche il Corriere ne abbia parlato ha dato coraggio alla protesta che potrebbe avere luogo con un’iniziativa clamorosa già nel weekend. E di cui noi daremo ampiamente conto.

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