Calciopoli: Caos a Napoli, i PM vogliono ricusare la giudice Casoria. Parla Prioreschi

Incredibile a Napoli, l’Avv. Prioreschi parla in un’intervista a Radio Power Station sulla possibilità di veder allungare i tempi per poter, finalmente, giungere alla conclusione del processo che si sta svolgendo nella città partenopea su Calciopoli, se venisse accettata una richiesta di ricusazione, nei confronti della giudice Casoria, avanzata dai PM Narducci e Capuano.

Queste le parole dell’Avv. Prioreschi, legale difensivo di Moggi al Processo in corso a Napoli, durante la trasmissione “Tutti pazzi per la Juve”, in onda su Radio Power Station.

«E’ la seconda volta che i pubblici ministeri di Napoli presentano una dichiarazione di ricusazione nei confronti del presidente Casoria. E’ un’iniziativa di una gravità assoluta perchè credo che nella storia giudiziaria di questo Paese non sia mai successo che un pubblico ministero ricusi per due volte lo stesso giudice nell’ambito del medesimo processo. E’ comunque un’iniziativa che denota due circostanze: la prima è che i pubblici ministeri hanno evidentemente il timore di perdere questo processo. La seconda, che è collegata alla prima, è che avendo paura di perdere cercano di dilatare il più possibile i tempi entro i quali arrivare ad una sentenza di primo grado».

La Casoria, secondo alcuni organi di stampa, avrebbe interessi ad assolvere gli imputati…
«Alla base di questa ricusazione ci sarebbero una serie di contrasti tra giudici all’interno di tutta la nona sezione del tribunale di Napoli presieduta dalla dottoressa Casoria. Tutto nasce da un esposto che i giudici della nona sezione hanno fatto al CSM contro il loro presidente e il CSM ha fissato nei confronti della Casoria un procedimento disciplinare, in cui sono testi anche i pm Narducci e Capuano. Ora il fatto che ci siano dei contrasti all’interno di un tribunale è oggetto di decisione da parte del CSM ma certamente non è oggetto di ricusazione perchè il CSM nel procedimento disciplinare può rilevare un’incompatibilità ambientale del presidente Casoria e trasferirla ad altra sezione, ad altro tribunale. Ma certamente con la decisione del processo Calciopoli il presunto contrasto tra giudici non ha nulla a che vedere ne è previsto dal codice come motivo di ricusazione. Aggiungo a conferma della gravità dell’iniziativa dei PM  che questo procedimento disciplinare si deve ancora celebrare. Questi fatti avrebbero dovuto rimanere riservati proprio per la tutela del buon nome della Magistratura di Napoli», ha aggiunto Prioreschi.

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Può aggiornare tutti coloro che vogliono giustizia su quello che è successo nelle ultime settimane, sul perito Porto e quant’altro?
«Qui ogni giorno ne vediamo una nuova, insomma. Pensavo di averle viste tutte in 25 anni di carriera e invece… Il perito Porto ha detto che non riusciva a trovare alcune nostre telefonate ancorché i criteri di immigrazione delle telefonate sono sempre stati gli stessi che noi abbiamo utilizzato, quindi non si capisce perchè alcune si ed altre no. Ma noi nell’ultima udienza abbiamo fornito ancora una volta l’elenco con tutti i numeri, i progressivi delle intercettazioni, le date, gli interlocutori e  adesso speriamo finalmente che riesca a trovare anche le ultime 27 telefonate che non riusciva a trovare e che tra l’altro sono particolarmente importanti»

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Quanto c’è il rischio che si allunghi ancora il tempo per la sentenza?
«Il rischio c’è perchè il codice prevede che il giudice ricusato non può emettere sentenza o concorrere ad emettere sentenza. Può fare attività istruttoria ma non può emettere sentenza. Non solo, i pm in questa richiesta di ricusazione hanno richiesto alla Corte d’appello di ordinare la sospensione del procedimento».

Se venisse approvata la ricusazione della Casoria il processo si azzererebbe?
«Eh si, purtroppo. Si azzerebbe il processo e si ricomincerebbe da capo, a meno che tutte le parti non danno il consenso ad utilizzare gli atti già compiuti. Stavolta la ricusazione riguarda solo la Casoria quindi si cambierebbe il presidente e non i giudici, ma francamente…».

Come si è giustificato il PM dopo aver dichiarato “piaccia o non piaccia non ci sono altre telefonate” alla luce di quanto è poi emerso in questi mesi?
«Se io avvocato avessi fatto un errore di questo genere a danno di un mio cliente a quest’ora stavo ancora scappando….»

Un’altra cosa che terrorizza i tifosi che vogliono giustizia è la possibilità che il Parlamento possa approvare la legge sul processo breve. Se passasse questa legge che rischio correrebbe il processo di Napoli?
«Se la formulazione fosse identica a quella precedente all’estate sarebbe un processo praticamente morto, perché sono ampiamente decorsi i termini previsti per la fase dibattimentale»

Quindi ci sarebbe prescrizione per tutti?
«No, ci sarebbe decadenza…»

E se passasse questa legge quindi i giornali continuerebbero a dire che Moggi è stato salvato solo grazie alla decadenza?
«La stampa e i media possono dire quello che vogliono ma quello che è avvenuto in 2 anni a Napoli è sotto gli occhi di tutti e solo che è in malafede non lo vede o non lo racconta»

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Ipotesi di radiazione sportiva di Moggi. Si può radiare una persona che non fa più parte di quel mondo?
«No, perché Moggi non fa più parte di questo ordinamento. Ma poi con quale faccia, dopo tutto quello che è emerso, parlano ancora di questa radiazione invece di fare procedimenti disciplinari a quelli che parlavano continuamente. Non ho paura di fare nomi. C’è addirittura Copelli, abbiamo visto tutti in che rapporti era con Meani, che è ancora in servizio e va ancora a fare l’assistente al Milan!! Ma io mi domando ma in Federazione cosa fanno?»

L’amarezza di questo processo di Napoli è anche e sopratutto vedere come vengono riportate poi le udienze dai media. Nessuno ad esempio ha fatto notare che Minotti ha confermato nella sua testimonianza giurata che Sacchi, uno di quelli che si è erto a paladino della giustizia in questi anni, andava a cena con Bergamo e Tanzi. Ma se la Juventus si fosse schierata dalla vostra parte nel processo, a livello mediatico la risonanza di questo processo sarebbe stata più importante?
«Ritengo proprio di si. Certamente se ad alzare la voce non fosse solo l’avvocato Prioreschi ma qualcun altro non sarebbe male. Anche perché questo qualcun altro è Juventus è Fiat…».

(fonte:tuttosport.com)

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