Marrundattrick 3. Il caso GM-Sluice e la Carboneria anti-stIaff

Torna il consueto appuntamento con Marrundattrick, lo spazio libero di Marrundo su Game Fox. Buon divertimento!

Marrundattrick

Definizione di Storia, dal Treccani.it

Esposizione ordinata di fatti e avvenimenti umani del passato, quali risultano da un’indagine critica volta ad accertare sia la verità di essi, sia le connessioni reciproche per cui è lecito riconoscere in essi un’unità di sviluppo

A parte il fatto che pure Dunf mi farebbe i complimenti, per la ricerca di tale precisione linguistica… ecco perché questa non può essere la Storia di Hattrick Italia.

Perché non è ordinata, perché non c’è nessuna indagine critica, ma perché è la mia versione dei fatti, il mio parere su persone e cose.

Potrei parlarvi del mio amico Sluice, del grande manager, delle nostre eterne sfide, di quanto di buono ha fatto per HT Italia. Ma penso che sarebbe particolarmente noioso, magari più avanti 😀

Concentriamoci sul primo Sluice,  quello che non conosci, quello prima di incontrarlo di persona.

Corre l’anno 2002 , ognuno di noi è impegnato a capire come poter far rendere al meglio la propria squadra. Chi allena passaggi è un fesso e certo allenare primarie rende, ma è un processo lento, molto lento. Non c’è trading, la base è comprare un giocatore giovane e allenarlo, fino a che riesci o fino a che lo reputi produttivo.

See also  Il raduno milanese di Hattrick. Video e foto dei ricercati

Sluice è un personaggio autoritario, di carisma, lui è quello che ti lascia il giocatore all’asta e ti scrive tipo “ te l’ho lasciato. Si, te l’ho lasciato io. “

E’ quello che sembra tenere tutti i fili della comunità. E’ in Serie A, è il primo CT, è il primo GM. Forse è pure un filo antipatico.

Stefano mi dice: “ no no,  a me sta proprio sul cazzo “. In tutto questo si colloca il Gala, che si affaccia orgogliosamente in Serie A.

Sono anni di slancio per Hattrick, la comunità è in pieno sviluppo, ci sono persone che si sono dedicate allo traduzione della lingua italiana, escono i primi siti dedicati (la famosa Gazzetta di HT), si inizia a studiare il motore di gioco, l’allenamento, le tattiche migliori.

E c’è questo alone di mistero intorno al Game Masters Sluice.

Sluice conosce i meccanismi del gioco, Sluice legge le nostre comunicazioni private, Sluice può sapere come sono i nostri giocatori, l’atteggiamento dei nostri incontri e lo stato del nostro TS. E’ una voce che circola con insistenza, che si espande a macchia d’olio.

See also  Hattrick terza serie. Intervista a Belfagor, presidente di Dinamo Ierendi

Al tempo, la cosa che mi fece più pensare che tutto questo poteva esser vero è che praticamente nessuno delle persone più vicine a Sluice si schierò apertamente dalla sua parte. Anzi, nacque proprio una sorta di “carboneria”, di cui facevano parte anche colleghi e amici (che dir si voglia) del primo gm nazionale. Capire e potersi mettere in contatto con un membro era molto semplice, al tempo c’era l’evidente scelta di poter mettere visibile o meno l’email ufficiale dell’account. Chi aveva l’email visibile era dei nostri 🙂

Crollarono le comunicazioni via Ht mail. E all’interno di questo giro di email ci si scambiava commenti, informazioni, ipotesi su come lavorava e poteva lavorare un membro dello Staff di HT Italia. Capire il sistema, come poterlo danneggiare e renderlo inoffensivo.

Personalmente non avevo motivo per non credere a queste informazioni ed ovviamente partecipavo attivamente a questo giro di email 😛

E incosciamente, anche favorendo cheating e gestione di squadra ai limiti e/o contro il regolamento. Ricordo che nella stagione 18 misi al corrente della mia decisione di voler piccare Tasselhoff, proprietario dei Kender’s. Avevo praticamente concordato un doppio pic. Certo, era lui che per primo mi aveva chiesto “ ma picchi sabato?” , ma io non ero esente da colpe.

See also  Hattrick serie A. Il fattore casa domina e la classifica si spacca in due

In quel momento mi resi conto che questo strano sistema non solo danneggiava chi ne era fuori, ma favoriva di brutto i pochi che ne facevano parte. Avevo sbagliato, e il mio atteggiamento stava contribuendo in maniera inconsapevole anche al degrado del livello di gioco. E’ stato l’ultima volta che ho pensato alla squadra di un amico.

Avevo capito quello che potevo fare per  il mio divertimento, per me, per Hattrick…  era pensare solo alla mia squadra. Il resto sarebbe venuto di conseguenza.

E così è stato.

Sono rimasto in Serie A fino alla stagione 34. Ho battagliato con amici e nemici, supporter e traders. Nel 2003 ho vinto il mio primo scudetto, stagione 19. Il secondo l’ho vinto nella stagione 25, anno 2005

Ho vinto tanto, ma forse ho perso pure di più.

E tutto probabilmente questo fa parte dell’essere Marrundo 🙂

Be the first to comment

Leave a Reply