Eric Cantona: “l’Enfant terrible” da Marsiglia a Manchester. Vita di una Leggenda.

“Sono molto orgoglioso che i tifosi cantino ancora il mio nome allo stadio, ma ho paura che un domani loro si fermino. Ho paura perché lo amo. E ogni cosa che ami, hai paura di perderla.” (Eric Cantona)

“Mi ha sconvolto vedere Henry confortare un avversario a fine gara, quando lo aveva appena fregato! Fossi stato un giocatore irlandese, non sarei rimasto lì nemmeno tre secondi: lo avrei menato.” (Eric Cantona dopo il fallo di mano decisivo commesso da Thierry Henry nello spareggio per le qualificazioni mondiali Francia-Irlanda, terminato 1-1)

“Credo che Raymond Domenech sia il peggior allenatore del calcio francese da Luigi XVI” (Eric Cantona)

“Ho un modo infallibile per calciare i rigori: li metto dentro.” (Eric Cantona)

“Darei tutto lo Champagne che ho bevuto nella mia vita per poter giocare al suo fianco in una partita di Champions League all’Old Trafford.” (George Best su Cantona)

La Storia

Éric Daniel Pierre Cantona (Marsiglia 24 maggio 1966)

Il primo club di Éric Cantona fu l’Auxerre, dove trascorse due anni nelle giovanili prima di fare il debutto nella squadra professionistica.

La sua carriera si arrestò momentaneamente nel 1984, a causa della chiamata del servizio di leva francese. Dopo aver passato il suo periodo militare, fu prestato al Martigues, nella seconda divisione frances. Tornò all’Auxerre nel 1986 e firmò il suo primo contratto professionistico.

Le sue prestazioni nella Ligue 1 gli fecero guadagnare la sua prima convocazione nella Nazionale francese Under-21. Fece, infatti, parte della spedizione che conquistò il titolo europeo Under-21 ai campionati di categoria del 1988.

Subito dopo il successo si trasferì all’Olympique Marsiglia, squadra per cui tifava da ragazzo, grazie ad un trasferimento per una cifra record per il mercato francese. Con la sua nuova squadra, Cantona dimostrò di avere un temperamento impulsivo, che lo portò ad avere diversi problemi per tutta la sua carriera: in un’amichevole del gennaio 1989 contro la Torpedo Mosca, gettò a terra la sua maglia nel momento in cui venne sostituito e il club decise di sospenderlo per un mese. Subito dopo il suo rientro, venne sospeso dalle competizioni internazionali per aver insultato il commissario tecnico della Nazionale durante uno show televisivo.

Dopo questi problemi, venne spedito in prestito prima al Bordeaux per il resto del 1989 e poi al Montpellier per tutta la stagione 1989/1990. Durante il prestito al Montpellier, fu coinvolto in una rissa con il compagno di squadra Jean-Claude Lemoult e lo colpì con un calcio in faccia. L’incidente portò sei membri della squadra a chiedere di mettere Cantona fuori rosa, ma grazie all’appoggio di alcuni leader dello spogliatoio come Laurent Blanc e Carlos Valderrama, il club decise di lasciare in squadra il calciatore perché ritenuto fondamentale. Il Montpellier vinse poi la Coppa di Francia e le prestazioni di Éric convinsero il Marsiglia a chiedere la restituzione dal prestito.

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Tornato a Marsiglia, Cantona giocò inizialmente sotto gli ordini del nuovo tecnico della squadra Franz Beckenbauer. Comunque, il presidente del Marsiglia non fu soddisfatto dai risultati e decise quindi di sollevare Beckenbauer dall’incarico per mettere al suo posto Raymond Goethals. Goethals non andò mai d’accordo con Cantona che, nonostante avesse aiutato la sua squadra a vincere il campionato, fu ceduto al Nîmes Olympique per la stagione successiva.

Nel dicembre 1991, durante un match col Nîmes, arrabbiatosi per alcune delle decisioni dell’arbitro, gli lanciò addosso la palla. Venne punito dalla Federcalcio francese e sospeso per un mese. Cantona si arrabbiò con i membri della commissione che lo avevano squalificato, definendoli tutti idioti. Per tutta risposta, la commissione gli aumentò la squalifica a tre mesi. Questa decisione portò Cantona, sempre nel dicembre 1991, ad annunciare il suo ritiro dal calcio giocato. Durante il periodo lontano dal calcio, si dedicò all’arte, in particolar modo alla pittura.

Il commissario tecnico della Nazionale francese, Michel Platini, convinse però Cantona a ripensarci, essendo un suo accanito tifoso. Su invito di Gérard Houllier, si trasferì in Inghilterra per ricominciare la sua carriera.

Il 6 novembre 1991 gli inglesi del Liverpool vennero in Francia per disputare una partita nel secondo turno della Coppa UEFA contro l’Auxerre. Al termine dell’incontro, Michel Platini parlò di Cantona a Graeme Souness, all’epoca tecnico dei Reds, spiegandogli che conosceva un giocatore francese che avrebbe potuto giocare nel Liverpool. Souness, che conosceva le qualità di Cantona, ringraziò Platini ma gli spiegò che non voleva avere alcun tipo di problema nello spogliatoio e con la stampa, declinando quindi l’offerta. Nel gennaio 1992, Cantona andò in Inghilterra per effettuare un provino con lo Sheffield Wednesday, allenato da Trevor Francis. Gli venne offerto un secondo provino, ma ciò provocò il risentimento del giocatore, che si ritenne offeso e decise di firmare per il Leeds United, diventando una colonna della squadra che vinse il titolo nel 1992. Fu decisivo anche nella vittoria per 4 a 3 sul Liverpool nel Charity Shield, segnando una tripletta.

Lasciò comunque il Leeds, da campione d’Inghilterra, prima della fine della stagione 1992/1993, trasferendosi al Manchester United nel novembre 1992, per un trasferimento dal prezzo contenuto, 1,2 milioni di sterline. Si guadagnò anche l’odio sportivo dei tifosi del Leeds, che se la presero anche con il tecnico Howard Wilkinson, colpevole, ai loro occhi, di averlo lasciato andare.

Esordì con il Manchester United a Lisbona contro il Benfica, in un incontro amichevole per festeggiare il cinquantesimo compleanno d Eusebio. Il suo debutto in partite ufficiali arrivò il 6 dicembre 1992, nel secondo tempo della partita tra Manchester United e Manchester City, vinta dai Red Devils per 2 a 1.

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La stagione dello United fu piena di problemi. Nonostante tutto, però, Cantona aiutò la sua squadra a risolvere questo problema, la prima rete di Éric arrivò il 19 dicembre 1992, nel pareggio per 1 a 1 con il Chelsea a Stamford Bridge. Per i successivi due anni, lo United iniziò una corsa fantastica che lo portò a vincere l’edizione inaugurale della Premier League del 1993

Anche nella stagione successiva, il Manchester United vinse il campionato e, grazie a una doppietta su rigore di Cantona che sancì il 4 a 0 sul Chelsea, si aggiudicò anche l’FA cup. Éric fu poi votato Giocatore dell’anno della PFA. Comunque, la stagione fu pesante dal punto di vista disciplinare: venne infatti espulso ben quattro volte.

Nel campionato successivo, Cantona fece crescere ancora la sua popolarità, anche se per un evento assolutamente negativo: durante una partita in trasferta contro il Crystal Palace, venne espulso dall’arbitro per aver colpito con un calcio il difensore avversario Richard Shaw che lo aveva trattenuto. Quando si avviò negli spogliatoi, colpì con un calcio in stile kung-fu un tifoso del Crystal Palace. Il tifoso fu successivamente processato per aver insultato il francese e fu condannato a sette giorni di carcere, anche se uscì soltanto ventiquattro ore dopo la sentenza.

Dopo diversi giorni di assoluto silenzio stampa, Cantona organizzò una conferenza stampa per parlare dell’accaduto. Durante la conferenza, Cantona disse probabilmente una delle frasi più famose mai pronunciate da un calciatore, accusando il mondo dei media, in particolare stampa e giornalisti:

Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine.”

Fu rinviato a giudizio ed il processo divenne un caso mediatico. In primo grado fu condannato a due settimane di carcere, sentenza ridotta in appello a 120 ore di servizio civile. Fu poi sospeso dalla federcalcio inglese per nove mesi, fino all’ottobre successivo. Il Manchester United perse il campionato, che fu vinto a sorpresa dal Blackburn.

Durante la sua assenza, ci furono molte polemiche sull’opportunità della sua permanenza allo United. Fu Alex Ferguson a chiudere le polemiche convincendolo a restare. In estate la squadra decise di vendere alcune delle sue stelle per puntare su dei giocatori del vivaio. All’inizio del campionato 1995/96 le prospettive per il Manchester non erano favorevoli. Ci fu grande attesa, però, per il ritorno in campo di Cantona, avvenuto contro il Liverpool il 1 ottobre 1995. Durante la partita, Éric permise a Nicky Butt di segnare un gol e poi realizzò un rigore che si era procurato Ryan Giggs. Aiutò la sua squadra ad avvicinarsi alla testa della classifica con la vittoria per 1 a 0 contro il Newcastle, dopo che lo United si era trovato, nel corso della stagione, a dodici punti dalla vetta. Fu però con la vittoria per 3 a 0 contro il Middlesbrough, che fu deciso il campionato. Nella stessa stagione, il Manchester vinse anche l’FA Cup, battendo in finale il Liverpool per 1 a 0, proprio grazie a una rete di Cantona, che resterà probabilmente uno dei suoi gol più famosi. Il francese divenne quindi il primo straniero a vincere l’FA Cup da capitano di una squadra inglese. Il Man Utd fu anche la prima squadra inglese ad ottenere per due volte il Double (già raggiunto infatti due anni prima) ossia l’accoppiata campionato-coppa.

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Cantona galvanizzò tutto l’ambiente, formato da stelle ormai affermate come Ryan Giggs e nuovi talenti come Davide Beckham,  e Gary Neville, che si stavano affacciando in prima squadra. Lo United vinse anche il titolo nel 1997, che per Cantona fu il quarto campionato vinto con il Manchester in cinque stagioni .Dopo l’eliminazione dalla Champions League nelle semifinali ad opera del Borussia Dormundt , Cantona annunciò il suo ritiro dal calcio giocato al termine della stagione, a soli trent’anni. La notizia portò molto sconcerto tra i tifosi del Manchester. La sua ultima partita ufficiale fu contro il West Ham, l’ 11 maggio 1997.

Curiosità

-Idolo dei sostenitori del Manchester United, che lo elessero “Calciatore del secolo” del club

-Nel 2006, il quotidiano britannico The Sun riportò una dichiarazione di Cantona secondo cui il Manchester United aveva ormai perso la sua anima, e che i giocatori attuali non erano altro che un “branco di pecore”. L’ex idolo dell’Old Trafford riconobbe che i tempi di figure carismatiche come la sua e quella di George Best erano passati, ma era impaurito dal fatto che lo United potesse diventare una squadra uguale alle altre.

-Cantona si oppose anche all’acquisizione della società da parte di Malcolm Glazer, dicendo che se fosse diventato il proprietario del club, non sarebbe mai tornato nella società, neanche come allenatore, infrangendo così le speranze dei tifosi che nel 2000 lo avevano indicato come erede di Alex Ferguson.

-Intervenne a luglio 2008, sostenendo che la nuova stella Cristiano Ronaldo sarebbe stato uno stupido a lasciare il Manchester United. Aggiunse che avrebbe potuto capire se avesse scelto di andare via per trovare nuovi stimoli, ma se il motivo non fosse stato questo, avrebbe fatto una idiozia. Lo definiva comunque un artista del pallone

-Cantona non accettò di buon grado l’esclusione dalla Nazionale francese: sia agli Europei 2004 che ai Mondiali del 2006 decise di tifare per la Nazionale inglese

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