Oscar di Hattrick. Intervista a Peo (Mar Mousa)

Per la serie Le interviste agli Oscar, a cura di Tustu, intervistiamo oggi il vincitore per la serie B.

Intervista a Peo (Mar Mousa)

La tua carriera hattrickiana: da dove sei partito e dove conti di arrivare?

Mi sono iscritto perché tutti i miei amici di un sito di risiko online, oggi estinto, si erano messi a giocare ad Hattrick. E’ stata colpa dell’entusiasmo contagioso di finfuffo (545849).
Che domande, voglio arrivare a vincere lo scudetto, la coppa e gli hattrick masters, no? E anche ripetermi.
Quando comincio a competere mi viene voglia di provare a vincere, e non mollo finché non ce l’ho fatta.

Programmi per la prossima stagione?

Sono in una serie terrificante, l’ottava al mondo. Ho una squadra leggermente più forte (anche qui l’ottava al mondo) all’interno di un gruppo di 5 corazzate. Questo mi dà la certezza di arrivare fino in fondo a giocarmela, ma poi il risultato dipende dalle influenze lunari.

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Allenamento: cosa alleni, cosa hai allenato e quali skills ti hanno dato più soddisfazioni?

Tradizionalmente sono un allenatore ali multiskill. Un paio di stagioni fa mi sono accorto che così non potevo superare le squadre vecchi+generale. Adesso alleno calci piazzati e l’orrido generale quando proprio è necessario.

Tattica: come ti comporterai dopo le recenti modifiche al motore del gioco?

Il mio motto è “fluire con le circostanze”.
Contento per le limitazioni allo strapotere del centrocampo: sono per le squadre complete. Rassegnato per il deprezzamento dei trequartisti (ne ho tre!): ma per il contributo sulle fasce i trequartisti avranno ancora il loro perché.

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Quali sono stati i tuoi segreti per arrivare a vincere l’oscar?

La pazienza di salire senza fare il passo più lungo della gamba. In fondo sono un filosofo!
Quando ho avuto soldi prima li ho investiti per gli allenandi, poi per il trading, se ne avanzavano per rafforzare la squadra.

Squadra: c’è qualche tuo giocatore che per un motivo o per l’altro hai eletto a tuo pupillo? Un portafortuna?

I giocatori che amo di più sono quelli che mi sono rimasti da quando allenavo cross, Camarda, soprattutto. Possibile che ci siano in giro ali migliori delle mie, ma il mercato delle ali non lo guardo per principio.

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User: quali sono le origini del tuo nick e del nome della tua squadra?

Beh, Peo è il mio soprannome storico. È scritto anche dentro la fede di mia moglie.
E Mar Mousa o Mar Musa (www.deirmarmusa.org/) è la mia patria ideale, un eremo nel deserto siriano dove sono avvenuti pensieri importanti per me.

Ecco tutto macao (in realtà l’intervista è di Tustu, NdR), fammi sapere quando e se posso rendermi nuovamente utile.

In bocca al lupo per la stagione 42 e un saluto a Rino il Grande!

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