Roma, Vincenzo Montella alla prima conferenza stampa: “Qui comando io. Non mi sento un traghettatore.”

Di seguito la prima conferenza stampa di Vincenzo Montella. Nella sala stampa di Trigoria è presente anche Rosella Sensi

Rosella Sensi:Buongiorno a tutti, voglio ringraziare Ranieri per quello che ci ha dato professionalmente e umanamente, soprattutto per la serieà dimostrata negli ultimi giorni.

Ringrazio Montella per aver accettato con entusiasmo e determinazione l’incarico. Non sarà un’autogestione, conoscendo il carattere di Montella ma verrà ad imporre quella che è la sua mentalità. C’è qualcuno tra voi che vuole farmi apparire come capro espiatorio, stiamo lavorando per far arrivare i nuovi proprietari, mi rivolgo soprattutto ad una persona che mi scredita così. Mi prendo le responsabilità, quelle che ho però non altre”.

Vincenzo Montella:

Ho accettato con entusiasmo, ho la grossa fortuna di allenare la Roma, di allenare giocatori molto forti. Questo non è un bel periodo, stanno soffrendo anche loro questa situazione, sono ragazzi sensibili. Conto nella loro voglia di rivalsa. Sarà importante parlare con alcuni di loro e lo sto già facendo, anche individualmente.

Si è parlato di una Roma diversa, di una Roma spallettiana, è vero? Cambierai molto?

“In due giorni è difficile impostare un sistema di gioco, questi giocatori hanno bisogno di altro. Ci saranno piccole variazioni anche perché c’è poco tempo e c’è bisogno di capirsi subito. I giocatori migliori devono giocare nel loro ruolo, questo sì. Non voglio dare poi vantaggi agli avversari..”

Nelle giovanili praticavi un gioco molto offensivo, sarà così anche ora?

“Non si possono fare paragoni, bisogna mettere i giocatori migliori in grado di esprimersi al massimo.

I nomi dei componenti dello staff sono quelli circolati ieri sera?

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“Eravate bene informati”

Il problema più grande?

“Un blocco psicologico, sono contento di giocare subito. Sono ragazzi sensibili, si tengono dentro il malessere che vivono e devono liberarsi di questo e deve essere il primo passo per farli esprimere al meglio”

Hai parlato con Ranieri?

“Sì”

Lui non era contento di alcuni giocatori

“L’ho chiamato per ringraziarlo, mi ha dato dei consigli e io lo stimo come allenatore. Ma non ho chiesto altro, non siamo entrati nei dettagli”.

Può essere un problema il fatto che tu abbia giocato con alcuni dei calciatori che adesso allenerai?

Me lo sono chiesto anch’io e mi sono risposto che è stato più difficile lasciare i Giovanissimi. Siamo tutti professionisti, tutti devono accettare le mie scelte con serenità e professionalità”.

Sei un tecnico giovane, alcuni ti hanno già definito il nuovo Guardiola. Per te è un salto troppo grande passare dai Giovanissimi alla Serie A?

“Il mio programma era diverso, ma ho accettato con entusiasmo e sicurezza; sono consapevole che non si può avere l’unanimità mediatica e quella dei calciatori nemmeno vincendo sempre, ma ho accettato questo incarico con serenità”.

Sai già chi schiererai in porta come titolare?

“Chi sceglierò giocherà; un portiere deve essere sicuro, ho già parlato con entrambi. Tra stasera e domani comunicherò chi ho scelto”.

Hai già una formazione tipo in mente?

“Si, ho una mia idea, ma non è che giocheranno solo alcuni. Fortunatamente abbiamo una rosa ampia e di alto livello, 16 giocatori di questi potrebbero giocare in una squadra di A. Ho l’imbarazzo della scelta, ma questo non significa acccontentare tutti”.

Ti senti un traghettatore o sfrutterai questa vetrina anche per la nuova proprietà?

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Metterò a disposizione la mia serietà e competenza. Il resto non mi interessa, cioè non mi interessa ad esempio che si parli di Ancelotti, che tra l’altro stimo molto. Comunque non mi sento un traghettatore, il mio obiettivo è fare bene fino alla fine dell’anno. Poi, si sa, nel calcio le cose cambiano da un giorno all’altro”.

Mazzone ha detto che spesso l’inesperienza è un vantaggio…

“Per prima cosa lo saluto e lo ringrazio, perchè ha detto anche altre cose, mi ha dato dei consigli. Rispondo con una battuta e cioè che credo di avere molte più panchine io di tanti allenatori di Serie A. Domani, comunque, sarà la prima volta in cui sarò contento pur stando in panchina”.

Come gestirai il parco attaccanti?

Anche giocando mezz’ora si può essere decisivi; conta la qualità del minutaggio, non la quantità. Il giocatore poi se va in panchina può e deve incazzarsi, basta che non tolga nulla agli altri compagni”.

Cosa pensi di questo Campionato?

E’ un Campionato equilibrato, le squadre in testa ci stanno con merito, ma hanno perso molto di più rispetto all’anno passato. Questo qualcosa vorrà dire”.

L’obiettivo della stagione?

“Dobbiamo pensare a domani e ambire al massimo perchè abbiamo le potenzialità”.

Come pensi di intervenire nella fase difensiva che in questa stagione ha mostrato dei problemi?

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“Bisogna darci dei principi, delle linee guida e scegliere una strada. Bisogna essere tutti consapevoli e convinti. Se si prende gol non è soltato ed esclusivamente colpa dei difensori”.

C’è qualcuno a cui ti ispirerai?

“Sarò me stesso”.

Ci sono delle somiglianze con la stagione che tu hai vissuto dei 4 allenatori?

“Si, ci sono molti più giornalisti e telecamere, quindi vuol dire che la Roma è cresciuta molto”.

Molti in questa stagione quando vanno in panchina o vengono sostituiti sono insofferenti. Come gestirai questa situazione?

“L’ho detto prima, un giocatore può manifestare il suo malessere ma poi si deve trasformare in spirito di rivalsa e non deve mancare il rispetto verso i compagni”.

Di quanto tempo avrai bisogno perchè questa sia la tua Roma?

“La Roma è di tutti, non potrà mai essere mia ma parlando sul piano tattico ci vorrà del tempo ma penso ci sarà bisogno di poco per fargli cambiare tendenza”.

Montella,poi, chiude così la sua prima conferenza stampa: “Ci tenevo a ringraziare la famiglia Sensi. Per rispetto dei dirigenti che ci sono in questa società, io sono stato contattato solo dopo che mister Ranieri si è dimesso. Penso sia opportuno”.

Rosella Sensi

E’ una scelta voluta quella di Montella o condizionata dalle vicende societarie?

“Sono stati presi al vaglio diversi nomi di allenatori, la scelta di Vincenzo è stata pensata”

Perchè ha vinto Montella?

“Per la preparazione tecnica, la determinazione, il carattere e il senso di appartenenza”.

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