Vigilia di Milan-Tottenham. Probabili formazioni, convocati e conferenza stampa di Allegri e Ibra. Non c’è Bale. Il promo video


E’ tempo di Champions League e in casa Milan si sente già risuonare la musichetta che ai dirigenti, giocatori e tifosi rossoneri piace tanto. E’ tempo quindi di vigilia e come consuetudine di conferenze stampe. Davanti ai microfoni si è presentato ovviamente il tecnico, Massimiliano Allegri e Zlatan Ibrahimovic. In casa Tottenham sono pesanti le assenze di Bale che presenta ancora dolori alla schiena come ha detto il tecnico degli inglese Redknapp. Il gallese è rimasto a Londra, cosi come Jenas, squalificato, mentre Crouch e Modric sono in forte dubbio.
Nel Milan come sappiamo sono tanti gli indisponibili, a partire da Cassano, Van Bommel, Emanuelson che non potranno giocare in Champions, a Pirlo, Boateng, Ambrosini alcuni dei tanti infortunati. Allegri dovrebbe spostare Thiago Silva a centrocampo insieme a Gattuso, Flamini e Seedorf, con Yepes a far coppia al centro della difesa con Nesta. In attacco giocheranno Ibrahimovic e Pato, mentre Robinho potrebbe partire dalla panchina. Ecco la lista completa dei 19 convocati da Allegri:

Abbiati, Amelia, Abate, Antonini, Jankulovski, Legrottaglie, Nesta, Oddo, Papastathopoulos, Thiago Silva, Yepes, Flamini, Gattuso, Merkel, Seedorf, Strasser, Ibrahimovic, Pato, Robinho.

Indisponibili: Zambrotta, Ambrosini, Pirlo, Inzaghi
Non convocati: Boateng, Bonera

Questa invece dovrebbe essere la formazione del Tottenham:

Vi proponiamo qui sotto tutte le dichiarazioni di Allegri e Ibrahimovic.

Indipendentemente dall’assenza di Bale, il Tottenhan nelle ultime gare ha fatto bene anche senza di lui. E’ una squadra intensa, molto organizzata, con un buon collettivo, con singoli tecnicamente molto validi. E’ un Ottavo di Champions, sarà molto difficile, visto anche che si gioca sui 180 minuti. Seedorf? Probabile si possa rivedere, perchè domani oltre agli infortunati, abbiamo anche alcuni nuovi arrivi che non giocano in Champions League. A centrocampo ho a disposizione Gattuso, Seedorf, Flamini, Merkel, Jankulovski, con l’alternativa di Thiago Silva davanti alla difesa. La formazione la deciderò oggi, a destra giocherà Oddo o giocherà Abate. Chi andrà in campo fra i due, sarà pronto a fare una buona partita, Abate è recuperato e Oddo nelle ultime partite ha fatto bene. Credo che per il Milan l’obiettivo di andare più avanti possibile in Champions ci sia, bisognerà passare questo turno sapendo che non sarà facile. Sono rimaste in corsa le migliori squadre d’Europa, per ottenere il risultato non bisogna sbagliare le partite. Merkel? Fino a questo momento, quando è stato chiamato in causa, ha fatto buone patite, ha ancora molto da imparare e non va responsabilizzato perchè è molto giovane, però se decidessi di mandarlo in campo dall’inizio domani sera sarei molto sereno. Campionato o Champions? In Campionato siamo primi da 13 partite ed è normale si sia parlato più del Campionato anche perchè negli ultimi tempi non c’è stata la Champions, adesso invece la Champions torna ed è sempre uno stimolo primario per la società. Visto che, a maggior ragione, nelle ultime edizioni il Milan è uscito agli Ottavi, bisogna dare tutto per andare avanti fino in fondo“.

Le altre dichiarazioni del tecnico del Milan: “Ieri sera? Juventus-Inter non è stata decisiva, qualche settimana fa avevamo più punti di vantaggio eppure sono bastati due pareggi perchè si parlasse di Milan in crisi, dobbiamo continuare ad avere equilibrio e dobbiamo dare continuità ai risultati, mancano ancora 13 partite ed è troppo presto per parlare, il Napoli è solo a tre punti e l’Inter deve ancora recuperare una partita. Sarà un Campionato aperto fino alla fine. Le inglesi? Spesso i numeri ci sono anche per essere smentiti, noi abbiamo grandi possibilità di passare questo turno sapendo che dobbiamo affrontare una grande squadra, dovremo fare due partite di grande intensità e soprattutto di grande tecnica. Ibra? Credo si sia un po’ strumentalizzato il suo nervosismo, è un po’ il suo carattere, sabato sera non è accaduto nulla di particolare. Ibra anche se non segna fa molti assist, è importante che la squadra trovi la via del gol anche con altri giocatori, ultimamente con i centrocampisti avevamo segnato poco e sabato sera Seedorf ha segnato. Ibra è molto bravo anche a mandare in gol gli altri compagni di squadra. Pato? Devo decidere, bisogna gestire la partita, abbiamo solo tre attaccanti a disposizione, in base alla lettura della partita deciderò se giocare con due o con tre punte. E’ una possibilità giocare con due attaccanti, in questo caso sarebbe una gestione della partita diversa rispetto alle tre punte. Domani dobbiamo giocare una partita equilibrata, l’obiettivo è cercare di non prendere gol, cosa importante nell’arco delle due partite. Loro hanno un potenziale offensivo molto importante, bisognerà avere una grande solidità difensiva. Per non prendere gol, tutta la squadra deve lavorare bene. Le valutazioni le farò a fine allenamento, i quattro difensori che andranno in campo domani daranno affidabilità. Robinho? Sabato è entrato molto bene e questo mi ha molto soddisfatto, era un momento di stanca della partita e avevamo bisogno di fare il terzo gol. Domani, però, sarà una partita diversa perchè sabato c’era Cassano e domani invece non ci sarà. La qualificazione? Le partite vanno sempre giocate con equilibrio, però quando te la giochi in due partite, soprattutto nella prima in casa non devi rischiare di compromettere tutto“.

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Queste le risposte di Allegri ai giornalisti inglesi: “Ibrahimovic è un giocatore straordinario. Infortuni? Per la partita di domani Pirlo, Boateng e Ambrosini sono out, per domani non recuperiamo nessuno tranne Abate, avremo a disposizione gli stessi giocatori di sabato senza Cassano, Van Bommel, Emanuelson e Didac. Il Tottenham segna molto? Credo sia la squadra che nei gironi eliminatori abbia segnato più gol, però ne ha subiti diversi, è una squadra che gioca a viso aperto, che può concedere qualcosa ma che al tempo stesso è molto forte nella fase offensiva. Le squadre inglesi danno molta intensità alla partita, le partite con loro non sono mai finite soprattutto quando giochi in Inghilterra, per questo domani dovremo fare una grande partita per prenderci qualche vantaggio. Nel Tottenham Lennon è un ottimo giocatore, veloce e tecnico; Defoe e Crouch sono giocatori importanti in attacco, è una squadra fisicamente forte, molto solida. Bale? E’ un giocatore giovane, con grandi potenzialità, quest’anno sta facendo grandissime cose, in questo momento non è paragonabile a Messi o Cristiano ma resta un giocatore che qualsiasi allenatore vorrebbe avere“.

Subito dopo, ha preso la parola Zlatan Ibrahimovic: “L’esperienza del Milan in Europa è un grosso vantaggio, qui giocano molti giocatori che hanno vinto la Champions League, questo può aiutare e dà calma alla squadra. Domani è molto importante, anche se si gioca su due piani, la gara d’andata e quella di ritorno. Il Tottenham è un’ottima squadra, lo sta dimostrando in Premier League, è una squadra in crescita, sta raccogliendo molto dopo investimenti importanti, per noi non sarà facile. Trovo che il Tottenham sia sullo stesso livello dell’Arsenal. Io cerco sempre di fare gol e di aiutare la squadra, l’importante è vincere, quando si vince sono contento per aver fatto un buon lavoro, l’importante è vincere non che io segni gol. Domani dobbiamo stare attenti anche a non prendere gol, dobbiamo stare attenti sia all’andata che al ritorno. Il futuro? Ho giocato in Spagna, in Italia, il calcio può cambiare in 24 ore, ho avuto un colloquio con il Manchester City prima di venire qui, ma in quel momento ho visto il mio futuro nel Milan. In questo momento sono felice al Milan e penso ai miei quattro anni da vivere nel Milan. A Milano mi sento a casa, ero stato qui tre anni, poi un anno in Spagna dove ho imparato molto, ma adesso sono qui, non ho più vent’anni e non ho più muri da spaccare, il Milan mi fa sentire molto bene e mi godo il momento, il Milan mi dà grandi opportunità. Noi adesso pensiamo al Tottenham, non lo sottovalutiamo, lo rispettiamo, pensiamo sia una grande squadra con ottimi giocatori. Domani faremo di tutto per batterli”.

Ancora Ibra nel corso della Conferenza odierna: “Robinho è un giocatore fantastico. Gioco con lui ogni settimana ed è veramente molto bello, mi sento un po’ come quando giocavo da ragazzino in Svezia con gli amici. Per lui è fondamentale sentirsi importante, per Robinho il calcio è un divertimento, quando lui ha giocato nel City quella squadra non era quella di adesso, all’epoca lui era solo, nel City di oggi lui avrebbe scritto un’altra storia. Adesso sono molto contento di giocare con lui e che lui sia nel Milan. I titoli? Non solo Campionato o Champions, è importante anche la Coppa Italia. Vincere nel paese dove si gioca è fantastico, ma io non ho mai vinto la Champions League e sarebbe bellissimo. Però una squadra deve puntare a tutti e tre gli obiettivi, così non ci si distrae mai. Vedremo alla fine. Domani? Dobbiamo stare concentrati, fare il nostro gioco come sabato sera con il Parma, mi spiace non ci siano Van Bommel e Cassano che sabato sera sono stati bravi. E’ importante non prendere gol, ma anche farne qualcuno. Il Tottenham è molto forte e bisogna stare attenti, una cosa è certa: siamo pronti. Poi, domani, vediamo. La Spagna? E’ una lunga storia, comunque si può riassumere nel fatto che il calcio cambia molto rapidamente, chi mi conosce sa cosa è successo. La difesa del Tottenham? Io penso che quello che accade nei Gironi di Champions non dia vantaggi particolari, abbiamo davanti due partite totalmente nuove, completamente diverse rispetto alla fase a Gruppi. Il Manchester City? Come ho detti prima, ho avuto un paio di colloqui. Il City ha un ottimo progetto in corso, ma io non gioco il denaro, è importante vedere che futuro ti dà una squadra. Il City crescerà, ma io ho 29 anni e voglio essere al top ora non quando avrò 32 anni, io volevo il top adesso e per questo ho scelto il Milan. Non era una questione di soldi, comunque il City sta lavorando molto bene. Io stanco? A Cipro, dopo il viaggio, in Conferenza, mi hanno chiesto come stavo e ho risposto stanco. Ma noi siamo professionisti, è da nove anni che è così, viaggi, tante partite, ma un Club come il Milan ti prepara per le partite in maniera fantastica, dandoti i riposi giusti. Sabato è vero, non volevo uscire, mi sentivo bene”.

Le ultime considerazioni di Zlatan: “Chi mi conosce lo sa che per me il gol non è il mio primo pensiero, il gol è utile per aiutare la squadra, ma alla fine contato i punti e le vittorie. A fine campionato se tu hai fatto 30 gol e arrivi quinto, non provi emozioni. Meglio arrivare primi e fare meno gol. Per me la soddisfazione vera è la vittoria, non sono i gol, io gli assist li faccio volentieri. Il Milan sta costruendo una squadra importante, è vero che per tre anni sono usciti dopo i Gironi, però ogni squadra ha il suo momento. Adesso è il momento del Barcellona e di altre squadre, ma prima di questi tre anni il Milan aveva sempre fatto grandi cose in Europa. Quando hai fatto un progetto vincente, poi arriva il momento di cambiare. Il Milan sta facendo quello che mi aveva promesso prima di venire qui, stiamo crescendo con questa mentalità e con la fame che tutti hanno per vincere qualcosa. Io e Pato? Cose inventate, cose che ci si inventa per disturbare quando le cose vanno bene, se Pato non si fosse infortunato avrebbe fatto più gol di tutti, è ancora giovane, ma non c’è alcun problema fra me e lui, quando posso dargli il pallone davanti al portiere glielo dò volentieri. Io sono contento quando lui fa gol, esattamente come sono contento quando il gol lo segno io. Nell’ultima partita ero felice anche quando hanno segnato Cassano e Seedorf, è importante che tutti siano felici, da soli non si arriva da nessuna parte, si arriva ai grandi trionfi come collettivo. Il Tottenham? Sarà più dura fuori casa, noi dobbiamo iniziare bene, con grande ritmo e con grande spirito domani sera. Tutti i tifosi del Milan stanno aspettando la partita di domani, se noi facciamo bene i tifosi ci sosterranno. Sento, da parte dei tifosi del Milan, grandi stimoli e grandi motivazioni fin dal primo giorno in cui sono stato qui. Come giocheremo domani, dipende totalmente dal Mister, dalla sua tattica e dalle sue idee. Chi gioca non lo so, per me è importante andare in campo e fare il mio lavoro, siamo tutti pronti, stiamo tutti aspettando queste due partite. Juventus-Inter? Noi dobbiamo stare concentrati e fare il nostro come stiamo facendo, se noi facciamo quello che dobbiamo non sono preoccupato di quello che succede dietro. Io sto giocando per vincere tutto, mentalmente non dobbiamo puntare solo su un trofeo. Se perdiamo domani, perdiamo fiducia anche per il Chievo, bisogna puntare a tutti i trofei e poi quello che succede succede. Dobbiamo dare il cento per cento per tutti e tre gli obiettivi. Mi arrabbio in campo? E’ così che mi esce tutta la qualità, tanti mi hanno detto che non gioco bene quando non sono arrabbiato. Seedorf è intelligente, mi stimola così, mi fa arrabbiare per farmi giocare bene. Sì! Si può dire che sia la mia migliore stagione in carriera, però a me non basta, voglio sempre fare di più, io voglio sempre crescere e fare meglio di quello che ho già fatto. Quando finiscono le partite, io penso già al prossimo allenamento. Devo solo lavorare e fare bene, spero di crescere sempre di più”.

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