“Lance Armstrong mi aiutava a doparmi”. Floyd Landis ammette di essersi drogato e vuota il sacco


Dovremmo essere stupiti? Mah… il mondo del ciclismo purtroppo va guardato con disincanto. Il più pulito c’ha la rogna, si potrebbe dire. Premettendo come sempre che le accuse vanno provate, l’ex-vincitore del Tour de France 2006 Floyd Landis, definitivamente condannato per doping si è deciso a vuotare il sacco.

Chissà, forse ha finalmente sentito di non avere più niente da perdere, o forse vuole semplicemente consumare una tardiva vendetta. Di fatto però ha accusato senza mezzi termini il “campionissimo” Lance Armstrong, unitamente a un paio di altri ciclisti e dirigenti di società sportive.

Su Armstrong dice: «Lui ed io ne parlavamo a lungo durante gli allenamenti. All’epoca mi spiegò anche l’evoluzione dei controlli sull’Epo e mi disse che le trasfusioni erano necessarie per via dei nuovi test». Il tutto in una mail inviata alla federazione USA.

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E poi ha aggiunto di essersi “fatto” in casa di Armstrong, e di essere proprio stato avviato alla pratica del doping dal pluri-vincitore del Tour e dal suo manager Johan Bruyneel. E se fosse vero che altro ci racconteranno? Che chi aiutava altri ciclisti a doparsi non lo facesse lui stesso? Certo, tutto è possibile. Favole, favole per chi le saprà sognare….

Ripeto: dovremmo stupirci? Non credo proprio.

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