Ecco le pagelle di Manchester City-Juve

Partita difficile e dai due volti per i bianconeri, incisivi nella prima fase di gara, impauriti in finale di primo tempo e messi sotto per larga parte del secondo tempo. Il City non concretizza la mole di gioco creata e così è addirittura la Juve con Del Piero su punizione a far correre i brividi lungo la schiena di Mancini e soci: traversa e rimbalzo sulla linea di porta, nè centimetro più, nè centimetro meno. Il finale 1-1 è sostanzialmente giusto e positivo per la truppa di Delneri, sempre alla ricerca di una continuità di rendimento e attesa ora dalla prova del nove contro l’Inter di Rafa Benitez.
Ecco per voi i voti della redazione di GameFox:

Manninger 6: Terzo portiere di lusso, dopo il convalescente Buffon e il neo acquisto Storari. Un po’ incerto nelle uscite, ma trasmette sicurezza ad un reparto che troppo spesso ha vacillato in questo inizio di stagione.

Grygera 6: Buono in fase di copertura, con il City che predilige l’altra fascia sulle ali dell’ottimo Johnson, pressochè nullo in fase offensiva. Battibecca con Tevez ma non viene mai travolto dalla furia istintiva dell’argentino, mantenendo la sua prestazione su livelli di sicura sufficienza.

Bonucci 6.5: Incoraggiante, sufficienza piena e incoraggiante. Ridotti al minimo gli errori di superficialità, non ha particolari colpe in occasione del goal inglese, in cui è più un taglio meraviglioso di Johnson a eludere il fuorigioco bianconero. Puntuale negli anticipi e decisivo nelle chiusure in area su Tevez e Adebayor.

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Chiellini 6.5: Come il compagno di reparto, con l’unico, consueto difetto in fase di impostazione. Avere un difensore che non va tanto per il sottile può essere un vantaggio, eliminando quegli errori di impostazione in zone pericolose come la propria tre quarti di gioco, ma anche un punto debole, allorchè si sprecano possibilità importanti di contropiede spedendo sempre i palloni in tribuna. Nobilita la sua prova annullando Adebayor, con cui Mancini si infuria a più riprese.

De Ceglie 6: Completa degnamente il reparto difensivo, pur senza eccellere. Positivo nelle ripartenze, poco appoggiato dall’evanescente Martinez, paga una certa sofferenza contro le continue folate di Johnson, il cui taglio in zona centrale lo trova sorpreso e leggermente fuori posizione, unica pecca in una gara globalmente all’altezza.

Krasic 6.5: Meno incisivo del solito ma ogniqualvolta la palla passa dai suoi piedi si creano i presupposti per un’azione pericolosa. Punta in uno contro uno costantemente i propri avversari, eccedendo forse troppo nella ricerca del dribbling: rimangono dei dubbi per un intervento su di lui da parte di Zabaleta, che non prende il pallone, ma l’arbitro lascia correre.

Sissoko 7: La “Piovra nera” ritrova finalmente una grande giornata. Prestazione completa e totale del centrocampista bianconero, ottimo in fase di copertura e più preciso del solito nell’impostazione e nella costruzione di gioco. Si presenta anche al tiro con discreta pericolosità ed è decisivo nei salvataggi in scivolata – sua specialià – sia sulla destra che sulla sinistra: moto perpetuo.

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Marchisio 5.5: Continua l’inizio di stagione in chiaro-scuro per Claudio Marchisio. Non dà il giusto supporto al compagno di reparto, inizia bene ma cala alla distanza e già sul finire di tempo corre a scartamento ridotto. Anche in fase di inserimento non si fa mai trovare al posto giusto nel momento giusto. Da rivedere in vista del big match contro l’Inter.

Martinez 4.5: Dicono abbia grandi doti, finora si è messo di grande impegno per non farle vedere in giro. Totalmente nullo per un tempo, paga con ogni probabilità un rientro anticipato dall’infortunio e un inserimento in squadra che tarda a dare buoni frutti.

Iaquinta 6.5: Il gran goal, con la complicità del non perfetto Hart, è il punto esclamativo di una partita nel complesso sufficiente ma vissuta in continua ricerca di una pericolosità che non arriva mai. Corre, si sobbarca gran parte del lavoro nel pressing alto e svaria su tutto il fronte dell’attacco. Eccessivamente egoista nel non aprire il gioco per Del Piero in un’azione di contropiede 3 contro 2 nel secondo tempo.

Del Piero 6: Non la partita ideale per il capitano. Gioco di intensità soprattutto fisica e lui finisce nella morsa atletica del City, non riuscendo mai ad adeguarsi in termini di velocità ad un ritmo partita al di sopra delle sue attuali possibilità. Capendo l’andamento dell’incontro, gioca spesso di prima, preferendo far correre il pallone e mettendo in movimento i compagni: sempre pericoloso su punizione, sfiora il grandissimo goal nel finale.

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Pepe 5: Entra per l’inconsistente Martinez e ne eredità l’inutilità. Aiuta maggiormente De Ceglie in fase di copertura, ma è davvero poca cosa per chi dovrebbe dare un cambio di passo alla manovra offensiva bianconera.

Motta 6: Al posto di un esausto De Ceglie, eredita le mansioni di Grygera, spedito a sinistra e non commette particolari errori o ingenuità. Disciplinato.

Felipe Melo 7: Gli basta un quarto d’ora più recupero per esaltare i tifosi presenti a Manchester. Interdizione e contropiede, combinazione perfetta per tentare di scardinare il fortino di Mancini. Si presenta al limite dell’area mancando soltanto il colpo decisivo o l’assist per i compagni: un giocatore totalmente ritrovato e su cui vale la pena insistere.

Delneri 6.5:  La squadra sta trovando con il passare del tempo maggiore solidità. Rimangono i rebus irrisolti sul ruolo di Martinez e sull’assetto da dare al centrocampo, però la prestazione globale e il risultato sono senza dubbio positivi e danno morale ad un gruppo completamente nuovo e da amalgamare alla svelta, per non perdere subito i treni importanti.

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