Punto tecnico sulla Lazio: finché c’è Hernanes, c’è speranza. Il video dell’aquila

La Lazio di Reja è ancora un cantiere aperto, in cui le certezze sono poche, ed i dubbi molti. Merita però la copertina il talento ex San Paolo, un giocatore, come oggi rivelato dalla Gazzetta dello Sport, che sarebbe potuto passare al Milan o all’Inter tempo fa, e che invece Lotito è riuscito a portare a Roma, pagandolo il giusto per un giocatore così forte e presente. Anderson Hernanes de Carvalho Andrade Lima non ci ha messo molto ad ambientarsi nel calcio italiano, ancora deve migliorare molto, ma già ora è il leader indiscusso, tanto che il mister ha costruito una squadra attorno a lui: 4-4-1-1, o 4-2-3-1 fa poca differenza, il concetto è chiaro, due esterni offensivi che aprono gli spazi, una punta brava a far salire la squadra ed a finalizzare, e poi Hernanes, libero di agire su tutto il fronte offensivoMa il talento brasiliano si fa apprezzare moltissimo anche per corsa e sacrificio, ne è esempio la partita contro il Milan, durante la quale ha marcato a uomo Pirlo, impedendo al regista milanista di impostare il gioco. Qualcuno lo vorrebbe vedere agire 20 metri più dietro, vicino all’intoccabile Ledesma; Reja lo preferisce sulla trequarti, ed oggettivamente, il secondo gol di Firenze ed il gol col Milan nascono da azioni personali che solo giocando da trequartista avrebbe potuto fare. Insomma, finchè gioca a questi livelli, c’è speranza per una buona stagione della Lazio.

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Abbiamo parlato delle certezze, come Hernanes e modulo di gioco, ma anche la coppia difensiva Biava-Dias si sta comportando bene: un unico errore finora, il gol di Ibrahimovic, ma comunque stiamo parlando di Ibrahimovic, ci può stare; effettivamente, gli altri gol incassati vengono da due rigori (molto dubbi), un errore di Muslera, ed un eurogol di Mudingayi, che mai aveva segnato in quel modo in carriera. Molto bene, come sempre, Ledesma, rubapalloni e primo ad impostare l’azione con qualità: sbaglia tanti passaggi, ma senza di lui il centrocampo della Lazio si sgretola. Infine, complimenti a Stefano Mauri per questo inizio di campionato: in panchina a Genova contro la Sampdoria, si è conquistato il posto di titolare con 3 assist vincenti, un gol, e tantissimi inserimenti in fase offensiva, per la gioia delle doti geometriche di Hernanes.

La prima delle dolenti note è Mauro Zarate: il talento di Haedo si sta allenando duramente, come sempre d’altronde, ma sembra aver perso quella brillantezza nello scatto che lo ha resto idolo incontrastato dei tifosi, ed incubo per i difensori; a questo punto, oltre che a lavorare molto psicologicamente, sarebbe il caso di rivalutare la preparazione atletica personale, perchè il giocatore sembra appesantito, non da massa grassa, ma da un’eccessiva ed inutile massa muscolare. Se la Lazio ritrovasse il vero Zarate potrebbe essere competitiva sia per una qualificazione per la Champions League, sia per fare bene in Coppa Italia.

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Un altro dubbio riguarda gli esterni difensivi: dopo l’ottima prestazione contro il Milan, potrebbe esserci ancora spazio per Luis Cavanda, ma a quel punto si complicherebbe la stagione di un punto di forza biancoceleste, Litchsteiner. Un soluzione potrebbe essere lo spostamento di Cavanda a sinistra, Lichsteiner a destra, e Radu riportato al centro, ma a quel punto chi verrebbe sacrificato fra Biava e Dias? Senza considerare le posizioni di Stendardo e Diakité. Il passaggio alla difesa quattro ha portato ad un soprannumero di giocatori in difesa, la società dovrebbe lavorare per sfoltire la rosa.

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Dunque, senza voli pindarici, come suggerito da Brocchi e Biava, questa Lazio deve ancora lavorare per trovare la propria identità e la propria dimensione, ma certamente con questo Hernanes il tifoso biancoceleste può tornare a sognare.

Concludiamo postando il video del volo dell’aquila all’Olimpico nel prepartita di Lazio-Milan: sicuramente uno spettacolo che ha affascinato tantissimo i bambini, una notte per loro che resterà indimenticabile.

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